Le democrazie le realizzano i Cittadini e non i legislatori

Di solito quando mi cimento, nelle mie riflessioni non faccio mai citazioni famose, per avviare questo ennesimo e semplicistico intervento, ne vorrei qui autocitare due:

a- I politici popolo permettendo sarebbero tutti dei potenziali dittattori

b- I dittatori non li porta la cicogna..

Per evitare che il legislatore diventi un dittatore bisognerebbe mettere in primo luogo il Cittadino in condizioni di capire e carpire il concetto di democrazia, altrimenti ci troveremo sempre nello storico dualismo: “ trave Vs pagliuzza ”, piu’ semplicemente continueremo a guardare la pagliuzza che alberga nell’occhio del nostro prossimo, trascurando la trave che alberga nel nostro. Spesso il male e il bene in noi esseri umani si alterna latentemente. Andando qui ancora una volta controcorrente il principio che noi specie umana e sapiente, ci differenziamo dalla specie animale, perche’siamo in grado d’intentere e volere o essere in possesso di una netta linea di demarcazione tra il bene e il male, ho i miei fondati dubbi. Questa vuole essere solo una personale convinzione, prego di non farne un processo filosofico.

Spesso i politici che parlano bene ma paraticano male, fanno uso piu’ a titolo strumentale che etico di frase come: “ La legge e’ per il benessere di tutti i cittadini” Io invese penso che nessuna legge e’ uguale per tutti”. Le leggi si fanno sopratutto per beneficiare alcune categorie di cittadini a discapito di altre, altrimenti oggi, non avremmo crisi econimiche, poverta’ e conflitti democratici. Il ruolo del legislatore non dovrebbe essere quello del mercante. Il parlamento cari amici non e’ un mercato libero, dove ognuno cerca di vendere le leggi al migliore offerente, ma il luogo dove in armonia e imparzialita’ si propongono dei rimedi duraturi ed efficaci alle problematiche dell’intero paese. Le democrazie le realizzano i Cittadini e non i legislatori, potrebbe apparire a prima vista una frase demagogica. E’ poi cosi’? La legge afferma che le tasse vanno pagate da tutti, per richiedere come narra l’articolo secondo della Costituzione: “ l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta’ e garantire a tutti i cittadini pari dignita’ e leggi uguali per rimuovere gli ostacoli d’ordine econimici”, come narra l’articolo terzo

Mi limito a considerare solo i principi fondamentali e inviolabili dell’uomo, onde evitare di dilungarmi un po’ troppo e rompere gli zebedei. Faccio un’ultima considerazione, per esprimere ed esplicitare il concetto in questione, il legislatore ci afferma che per democrazia s’intente potere del popolo. La Costituzione premette come principio di democrazia la rappresentativita’ popolare, eppure il legislatore da destra a manca ultimamente ha emanato (1) la “porcellum”, una legge elettorale, che allontana il cittadino da ogni partecipazione diretta di democratizzazione del parlamento. (2) I referendum popolari abrogrativi/propositivi sono il sale della democrazia, in cui il cittadino puo’esprimre in prima persona e scientemente il potere desisionale, eppure sempre da destra e manca, i politici con i “loro” mezzi d’informazioni hanno sempre “consigliato” il cittadino a farne a meno” andate al mare” o “ il potere legislativo ci spetta perche’ abbiamo i consensi e sappiamo di cosa abbisogna il Cittadino”. Non a caso il referendum elettorale cade a pennello, si prefererisce bruciare 400 milioni d’euro il referendum spostandolo al 13 di giugno e in un momento di gravissima crisi economica, pur di allontanare lo “spauracchio” della democrazia diretta…

Viva l’Italia una e di tutti

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