CONSULTA: MORRI, ORA LA NOMINA DELL’AZIONISTA SAREBBE ILLEGITTIMA

Dichiarazione del sen. Fabrizio Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza

“Il pronunciamento della Consulta in merito al conflitto d'attribuzione tra Parlamento e governo promosso dalla commissione parlamentare di Vigilanza che giudica illegittima la revoca del consigliere Petroni promossa dall'allora ministro dell'economia ci dice una cosa ben chiara: che avevamo ragione a proporre, come è stato fatto, una riforma della legge Gasparri per quanto riguarda i meccanismi e i poteri di nomina dei vertici Rai”. Lo dice il sen. Fabrizio Morri, capogruppo del Pd in commissione di Vigilanza.
“E' del tutto evidente – prosegue – che la prevedibile ridesignazione, magari dello stesso Petroni, nel Cda Rai da parte dell'azionista costituirebbe, dopo il pronunciamento della Corte, motivo di illegittimità costituzionale”.
“Una valutazione – conclude Morri – più approfondita della questione sarà possibile quando saranno rese note anche le motivazioni della sentenza, resta il fatto che se il centrodestra volesse procedere come se nulla fosse dopo il pronunciamento della Consulta esporrebbe l'intero vertice Rai a rischio di illegittimità”.

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