Nella trasmissione “Le Iene”, andata in onda venerdì 13 febbraio 2009, è stato fatto vedere un filmato che non può passare inosservato

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministro della Giustizia – Per sapere – premesso che:
– nella trasmissione “Le Iene”, andata in onda venerdì 13 febbraio 2009, è stato fatto vedere un filmato che non può passare inosservato e che evidenzia come, tante volte, l’incuria di alcuni Magistrati non garantisce la certezza della pena;
– nel novembre del 2004 due giovani hanno rubato una macchina a Riace, piccolo centro della costa ionica reggina; la macchina è stata rubata per compiere un omicidio;
– l’autovettura rubata era di proprietà di una persona attenzionata dalla Polizia di Stato e, pertanto, dotata di una microspia ambientale;
– uno dei due giovani si è messo al volante e l’altro, imbracciando un fucile, si è seduto sul sedile posteriore e si sono messi all’inseguimento di un’altra macchina per uccidere il conducente di quest’ultima, pur se in compagnia della fidanzata;
– l’intervento di una volante della Polizia di Stato ha portato ad un conflitto a fuoco, durante il quale sono risultati feriti un Agente della Polizia ed il malvivente che, nella macchina rubata, dotato di fucile, occupava il sedile posteriore;
– i due giovani sono stati condannati, con sentenza di primo grado, a 12 anni di carcere per tentato omicidio;
– il Giudice che ha emesso la sentenza, Concetta Garreffa, della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, avrebbe dovuto depositare la sentenza stessa entro novanta giorni;
– non si conoscono i motivi per i quali il citato Giudice abbia, invece, depositato la sentenza ben dopo diciotto mesi dall’emanazione della stessa, il chè ha portato, nel frattempo, alla scarcerazione dei due giovani i quali circolano liberamente per il territorio, pur avendo alle spalle una condanna di ben 12 anni per tentato omicidio:
– se non ritenga necessario ed urgente avviare un’adeguata indagine ispettiva presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, al fine di accertare la veridicità dei fatti segnalati nella trasmissione televisiva ed eventualmente assumere i provvedimenti necessari nei confronti di chi ha omesso di garantire la certezza della pena.

On. Angela Napoli

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