Comites e Cgies: niente da salvare tutto da modificare rendendoli concreti

Comites e Cgies: niente da salvare tutto da modificare rendendoli concreti
Vede caro On. Porta che cercare di “Salvare a tutti i costi il salvabile “ potrebbe in futuro verificarsi controproducente. Nei riguardi dei Cgies e Comites non c’e’ niente da salvare ma tutto da modificare e renderli concreti Se vogliamo metterli in condizione di funzionare secondo le loro funzioni e compiti, bisognrebbe che uscissere da ogni influenza politica e partitica. I comitati sono nati per tutelare tutti i cittadini italiani nel mondo, ghettizzarli, dimezzarli, toglierli ulteriori poteri e politicizzarli ulteriolmente, allontanerebbe ancor di piu’il cittadino e giovani. Vedo che voi eletti all’estero, state cercando in tutti i modi di salvare non questi enti istituzionali e leggittimi, ma la vostra poltrona ed una legge Tremaglia logorata e incostituzionale.Non sono qui a fare demagogia e critiche spicciole. Alcuni giorni fa pubblicai su questo portale, organo ufficiale del PIE, queste riflessioni. Sono delle semplici riflessioni di un altrettanto “semplice” cittadino:

RIFLESSIONI SULLA RIFORMA DEI COMITES

Occorre una riforma radicale dei comitati e non una lavatina di faccia. Elenco alcuni punti di riflessione.
(1) In primo luogo delineare una netta separazione tra Cosolati e Comitati. Da Comitati consultivi a dei Comitati a se stanti
(2) Elezione diretta del Presidente onde evitare conflitti o complicita’ tra i Consiglieri. Il compito del Presidente, sara’ quello di coordinatore senza diritto di voto, mentre il potere decisionale resterebbe ai consiglieri a maggioranza relativa con voto segreto..
(3) Per evitare ulteriori prechi spostare le sedi e segreterie nei Consolati. Le riunioni da tenersi negli stessi o negli Istituti di Cultura Pubbliche con dibattiti ed interrogazioni da parte dei partecipanti.. In altre parole, coinvolgere ed invogliare di piu’ i cittadini e in primis i giovani.
(4) Abolizione dei CGIE enti da tutti definiti inutili e costosissimi. I Presidenti dei Comites avranno il compito di presentare agli eletti all’estero nelle rispettive circoscrizioni, un’appropriata relazione di proposte e interrogazioni, scaturita dalle riunioni. Almeno fino alla fine di questa legislatura.
(5) Istituire una Commissione di monitoraggio dei Comites all’interno del Comitato Permanente Italiani all’Estero, sanzionando con dei richiami i Comitati dormenti o poco efficienti, dopo il terzo richiamo prevederne la chiusura
Quello che il Comitato per gli italiani all’Estero, presieduto dall’On. Zacchera prevede in effetti e’ solo una lavatina di faccia. Lei avrebbe fatto meglio per correttezza di informazioni a pubblicare in dettaglli esattamente cosa prevede la proposta di riforma.. Delle sue belle parole e comunicati retorici a noi cittadini italiani nel mondo interessa poco o niente. Come ho sempre ribadito, a voi parlamentari (ma non troppo) piace ascoltare la nostra di voce e non quella dei cittadini comuni.

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