Un’importante prospettiva di riforma e di rinnovamento e la determinazione a battersi contro il rischio della chiusura totale dei corsi di lingua italiana nel mondo – sono questi i segnali che emergono dalla manifestazione della Uil Scuola a Stoccarda, alla quale ha partecipato Laura Garavini (PD) insieme al collega Franco Narducci.
Al convegno sul tema “La riforma della legge 153: Quali certezze?”, è stata espressa preoccupazione per la scomparsa di un fondamentale strumento di diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo: “Dopo i tagli indiscriminati della Finanziaria alle risorse destinate al servizio scolastico, assistiamo in questi drammatici mesi alla chiusura di migliaia di corsi di italiano”, ha detto Angelo Luongo, Responsabile Dipartimento Estero Uil Scuola, lanciando un grido d’allarme sul futuro incerto dei corsi di lingua. L’incontro, presieduto dal Responsabile Uil Scuola Baden-Württemberg, Giovanni Romano, era il primo appuntamento di una serie di manifestazioni che saranno organizzate nei prossimi mesi nelle diverse realtà estere.
“Un’apprezzabile occasione per raccogliere esperienze e dare voce ai rappresentanti delle collettività italiane all’estero presenti quotidianamente nell’azione scolastica e di diffusione della lingua italiana”, si è complimentata Laura Garavini, deputata PD eletta nella circoscrizione Europa. “Sarebbe auspicabile coinvolgere, poi, anche i genitori in queste tavole d’ascolto”, ha aggiunto la Garavini richiamando l’attenzione sul contributo che questi ultimi possono dare.
Che la legge per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo necessiti di una riforma, secondo la Garavini, “è palese: bisogna recepire i cambiamenti sociali e culturali avvenuti dalla nascita della legge 153, quasi quarant’anni fa”. Per Laura Garavini, è perciò doverosa una riforma che interpreti le esigenze dei tempi. “Nel corso degli anni, l’utenza dei corsi di lingua e cultura è radicalmente cambiata: mentre, una volta, lo scopo era principalmente quello di mantenere un legame con la madrepatria, data la prospettiva del rientro, oggi, per molti ragazzi di seconda o terza generazione, questa prospettiva non esiste più. L’italiano, per loro, è spesso una seconda lingua e diventa un importante valore aggiunto sul mercato del lavoro”.
All’incontro è intervenuto anche l’on. Franco Narducci, vice presidente della Commissione affari esteri e primo firmatario di una proposta di legge per la riforma della legge 153. “Rispondere alla necessità di un piano di offerta formativa che si inserisca nei processi di globalizzazione culturale ed economica in maniera efficiente ed efficace”, è questo l’obiettivo della proposta di legge presentata da Narducci insieme a Laura Garavini ed altri colleghi della circoscrizione estero.
Per la Garavini, l’iniziativa legislativa è significativa in quanto tiene conto del “grande potenziale della nostra lingua”. Essa, infatti, è al diciannovesimo posto nella classifica delle lingue più parlate e al quarto posto tra quelle più richieste. La proposta di legge per la promozione della lingua e cultura italiana, secondo la deputata eletta in Europa, rappresenta “un passo che va nella direzione giusta, quella di valorizzare maggiormente questa straordinaria potenzialità”.