Occorre una riforma radicale dei comitati e non una lavatina di faccia. Elenco alcuni punti di riflessione.
(1) In primo luogo delineare una netta separazione tra Cosolati e Comitati. Da Comitati consultivi a dei Comitati a se stanti
(2) Elezione diretta del Presidente onde evitare conflitti o complicita’ tra i Consiglieri. Il compito del Presidente, sara’ quello di coordinatore senza diritto di voto, mentre il potere decisionale resterebbe ai consiglieri a maggioranza relativa con voto segreto..
(3) Per evitare ulteriori prechi spostare le sedi e segreterie nei Consolati. Le riunioni da tenersi negli stessi o negli Istituti di Cultura Pubbliche con dibattiti ed interrogazioni da parte dei partecipanti.. In altre parole, coinvolgere ed invogliare di piu’ i cittadini e in primis i giovani.
(4) Abolizione dei CGIE enti da tutti definiti inutili e costosissimi. I Presidenti dei Comites avranno il compito di presentare agli eletti all’estero nelle rispettive circoscrizioni, un’appropriata relazione di proposte e interrogazioni, scaturita dalle riunioni. Almeno fino alla fine di questa legislatura.
(5) Istituire una Commissione di monitoraggio dei Comites all’interno del Comitato Permanente Italiani all’Estero, sanzionando con dei richiami i Comitati dormenti o poco efficienti, dopo il terzo richiamo prevederne la chiusura.