“E’ singolare che a chiedere chiarezza sulle vicende del mio comune sia il segretario provinciale di un partito che ha la grave responsabilità storica di aver determinato nel 2000 lo scioglimento del consiglio comunale di Pignataro Maggiore quando a capo dell’amministrazione cittadina vi era una compagine targata Ds e Margherita proprio per non aver voluto acquisire al patrimonio indisponibile dell’ente locale i beni confiscati alla malavita organizzata. Ricordo a Iodice che per molti fatti da lui riportati sono, in fase penale, parte offesa e non imputato. Non solo, i fatti dimostrano che per la gestione dei beni confiscati abbiamo raggiunto ottimi risultati restituendo i cespiti alla collettività. In ogni caso, ciò che emerge da questa vicenda è che il Pd casertano è in forte difficoltà per la scellerata azione amministrativa della Provincia di Caserta. Vogliono per questo motivo intimidirmi e zittirmi. Ma non ci riusciranno”.