Antonello Ciavarelli
Delegato Co.Ce.R.
Con un’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Paladini, è stata posta all’attenzione del sig. Ministro della Difesa la mancata attivazione del “fondo casa” istituito con la legge 724 del lontano 1994, che ha visto un decreto applicativo del Ministro nel 2005, non ancora eseguito.
Il Fondo avrebbe l’obiettivo di agevolare la concessione di mutui al personale della Difesa per l’acquisto o la costruzione della prima casa di proprietà. Il fondo dovrebbe essere “alimentato con le risorse derivanti dagli introiti dei canoni degli alloggi in uso che equivarrebbero al 15%, somma destinata al bilancio dell’amministrazione medesima”.
Questo fondo dà un po’ il senso anche a ciò che si dovrebbe intendere per coloro che si trovano nella condizione di sine titulo che è diverso da abusivi. Cioè con gli introiti aumentati dei canoni si dovrebbe alimentare il fondo.
Il Co.Ce.R. Difesa, più volte in passato con proprie delibere ha sollecitato l’attivazione del suddetto fondo. Le sollecitazioni ci sono state anche in questo mandato al sig. Capo di Stato Maggiore della difesa, durante l’ultimo incontro circa sei mesi fa, ma anche da diversi consigli della rappresentanza ai vari livelli fra cui quello di Maridipart Taranto e delle Capitanerie.
Il personale ormai non riesce a spiegarsi tanti perché. Ma soprattutto: a quanto ammonterebbe una somma del genere, e a cosa è stata destinata? Sempre il personale militare si chiede con più insistenza: perché non c’è trasparenza in questi aspetti della Pubblica Amministrazione ed in particolare dell’Amministrazione Difesa? Quando finalmente il fondo verrà attivato?
Il Ministro della difesa da tanti colleghi chiamato affettuosamente “Ignazio”, che più volte in passato ha espresso attenzione nei confronti dei militari e delle loro famiglie, sicuramente non farà tardare la risposta, per spiegare questi dubbi che il personale ancora si pone.
Pur permanendo la fiducia nel nostro Ministro, è dovere della rappresentanza militare tutta sollecitare ogni azione intesa a favorire la soluzione di questo annoso problema.
antonellociavarelli@libero.it