PERPLESSITA’ SUL RICHIAMO A ROMA DELL’AMBASCIATORE VALENSISE.
“LA DECISIONE DI RICHIAMARE IN ITALIA PER CONSULTAZIONI IL NOSTRO AMBASCIATORE MICHELE VALENSISE NON MI SEMBRA OPPORTUNA.
IL GOVERNO BRASILIANO HA SBAGLIATO NEL “POLITICIZZARE” IL CASO, CONCEDENDO A BATTISTI LO STATUS DI RIFUGIATO.
L’ITALIA STAVA LAVORANDO SUL PIANO DEL RICORSO GIUDIZIARIO, A TUTTI I LIVELLI POSSIBILI, E IN QUESTO SENSO IL NOSTRO AMBASCIATORE STAVA SVOLGENDO UN RUOLO IMPORTANTE.
RICHIAMARE L’AMBASCIATORE IN QUESTO MOMENTO RISCHIA DI APRIRE UNA CRISI DI TIPO POLITICO TRA I DUE PAESI, CON LA CONSEGUENZA DI IRRIGIDIRE ULTERIORMENTE LA POSIZIONE DEL GOVERNO DI BRASILIA, ALLONTANANDO LA SOLUZIONE POSITIVA DELLA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE.
CONTINUERO’, COME HO GIA’ DICHIARATO NEI GIORNI SCORSI, AD ADOPERARMI PERCHE’ SI PERCORRANO TUTTE LE STRADE VOLTE ALL’ESTRADIZIONE DI BATTISTI E PER EVITARE CHE LE OTTIME RELAZIONI TRA ITALIA E BRASILE RISENTANO NEGATIVAMENTE DELLA SITUAZIONE CHE SI E’ VENUTA A CREARE.
CIO’ IN LINEA CON QUANTO CONTENUTO NELLE LETTERE INVIATE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO E DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA FINI ALLE RISPETTIVE ISTITUZIONI BRASILIANE.
