Il 9 gennaio ho concorso alla Formazione del pubblico che ha ascoltato a Viterbo “Un documento di programmazione sulle attività di promozione culturale, nato da un lavoro in commissione svolto con il contributo di maggioranza e opposizione e approvato all’unanimità: da tutto questo è scaturito il bando cultura”.
Lo ha presentato l’assessore al ramo della Provincia, Renzo Trappolini, nella sala conferenze di palazzo Gentili gremita ad ascoltare “le modalità per accedere ai contributi”, ancora una volta finalizzati esclusivamente al settore, come da legge regionale, che ha detto:“Facendo tesoro dell’esperienza degli ultimi anni abbiamo cercato di migliorare il bando su tutti gli aspetti nei quali si erano verificate difficoltà. Fermo restando che i contributi verranno concessi solo per iniziative prettamente a carattere culturale, quindi non turistiche né religiose o di Pro loco (per le quali esistono altri canali di finanziamento), la novità di quest’anno è che per la prima volta le risorse saranno suddivise tra progetti di “comprovata” attrattività almeno provinciale, e altri a carattere più locale”.
Alla fine, quando la sala non era certo più gremita, prima di affrontare un ritorno gelato, a fianco Peter Boom e Osvaldo Ercoli, partito per Calcata Paolo D’Arpini…quando i giovani e gli anziani in nome delle associazioni, se ne erano andati e non appartenendo a nessuna corporazione, ente, associazione o partito se non al Libero Pensiero Giordano Bruno, alla fine sono intervenuta per chiedere conto dei contributi, degli aventi diritto al danaro pubblico: non volevo arrecare alcun disturbo o destare attenzione.
Ho chiesto perchè “Potranno richiedere i contributi enti locali della provincia di Viterbo, preferibilmente associati, non solo le pubbliche amministrazioni, associazioni culturali, fondazioni e comitati senza fine di lucro, cooperative e gli ENTI ECCLESIASTICI ” (
Mi è stato risposto, indubbiamente con disappunto che, gli Enti Ecclesiastici se creano un evento culturale e non religioso, hanno lo stesso diritto degli altri. Quindi ho ribadito che hanno Due Strade per partecipare all’ evento che deve svolgersi nella Tuscia viterbese, nell’arco temporale che va dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009. Gli Enti Ecclesiastici hanno la giusta dose di Attrattività, anche a mezzo stampa che ha tenuto a sottolineare l’assessore Renzo Trappolini? Gli Enti Ecclesiastici hanno dunque questa capacità disinvolta di dismettere la tonaca del culto religioso con quella giacca più disinvolta laico-intellettual-sportiva? Possono le persone morali, previste dal codice di diritto canonico, tali per ordinazione divina (la Chiesa cattolica e la Sede Apostolica o Santa Sede) e le persone giuridiche, distinte dalla prime, di derivazione umana, in quanto la loro esistenza dipende da un atto legislativo o amministrativo (ad esempio: le diocesi) essere aventi diritto al contributo per la cultura del sopraindicato Bando-Concorso?
A quanto pare la risposta è Si: “In generale si può affermare che il nostro ordinamento giuridico è caratterizzato da una sostanziale disponibilità dello Stato in favore del riconoscimento, che ha effetti costitutivi anche con riferimento agli enti ecclesiastici.”
C’era anche l’assessore Giulia Rodano, che ho avvicinata all’inizio, fuori dalla Sala , per complimentarmi con lei per l’adesione che ha dato ad una iniziativa a Roma, nello scorso fine settimana per la Palestina, chiedendole se fosse stato mai possibile accennare a quella cultura della Memoria anche e non solo israeliana, in una sede istituzionale, che avesse un minimo di credibilità. Non lo era.
Ci poteva bastare che il Pd, sabato e domenica, in Piazza delle Erbe, teneva “le giornate del tesseramento”, iniziativa politica di carattere nazionale che a Viterbo si è articolata in 2 giorni di mobilitazione, a cui sarebbero stati presenti i consiglieri comunali del Pd. Avrebbero fatto “spazio” per la raccolta firme per l’appello della pace in Palestina promossa dalla direzione comunale del Pd tenutasi nei giorni scorsi.Questo è tutto quanto l cultura laica viterbese è riuscita ad esprimere, in ogni caso ci sono per queste iniziative, quelle romane. Quì c’è ben altro a cui pensare e in termini culturali: la Befana Tricolore che non è volata, i progetti scontri del Trasporto del Corpo di Santa Rosa, la visita del Papa il 6 settembre a Viterbo, l’Aereoporto che volerà e lo vogliono tutti proprio tutti l’aiuto della Selex , la Ferrovia Roma-Civitavecchia-Orte-Viterbo che attende da decenni il suo ripristino.
Sono tornata a Capranica, un paese qualunque dell’Italia, alla Ricerca e Difesa delle sue Radici Congelate in un’ Urna Elettorale, dove lo scambio e il confronto culturale, è un CONTRIBUTO a chi si conforma.
Nel frattempo si muore, per la Guerra e per i Media, sotto lo sguardo benevolo delle Religioni e dei Poteri.
Doriana Goracci