Scaliamo la classifica. Quella della corruzione

Caro Severgnini,
mi ha colpito la notizia data da G. A. Stella che nel giro dell'ultimo anno siamo passati dal 41° al 57° posto in fatto di corruzione, ma ancora di più che in un anno è valutato in 50 miliardi di euro l'ammontare presunto delle mazzette, che indirettamente (ma non troppo) si riversano sul contribuente italiano in termini di costi maggiorati. Questo significa che ogni italiano è oberato di circa 880 euro annui, neonati e immigrati compresi, ma anche che i presunti 800 mila appartenenti alla casta politica si spartiscono in media oltre 6.300 euro a testa di introiti illegali. Naturalmente è la media del pollo, sicuramente la maggioranza sono onesti amministratori e funzionari, ma dà l'idea di quanto intasca la minoranza di disonesti. Fino a quando il Paese potrà sopportare questo criminale travaso di risorse, oltre a quello legale costituito da lauti stipendi ai politici e ammministratori, rimborsi elettorali, finanziamenti di vario genere? Solo le mazzette costituiscono l'importo di quattro Finanziarie.

Aldo Saia, aldosaia@hotmail.com

La corruzione italiana è endemica, e mantiene alto – direttamente, indirettamente – il livello di vita di tanta gente. Ecco perché è così difficile da estirpare.

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-12-27/02.spm

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