La raccolta delle lettere che segue, è frutto di un impegno quotidiano, fatto di relazioni e confronto, spesso molto aspro e difficile da far giungere alle molte e molti che non solo non accedono a internet ma da anni rischiano la vita, nella realtà. Sono solo una piccolissima parte di due giorni di segnalazioni, dall’Italia verso la Palestina, un assai poco visibile campione di umanità, che non si riconosce in nessun dio o padrone di sorta. Un saluto particolare a Vik, Vittorio Arrigoni, che da Gaza conta, racconta e disturba, costantemente. Perdonate chi non ho citato e la lunghezza del testo.
Doriana Goracci
*Un Popolo dovrebbe aver imparato il valore di una vita umana, specie se gli è stata rubata sei milioni di volte.Un Popolo dovrebbe aver imparato il peso dell’ingiustizia, specie se lo ha dovuto portare per una decina d’anni. Un Popolo dovrebbe aver imparato il valore della tolleranza, specie se ha conosciuto per secoli il suo opposto.la penna che graffia
*oggi, lunedì 29, siamo stati in qualche centinaio sotto la RAI a protestare per il modo in cui danno le notizie su Gaza: abbiamo bloccato per qualche ora il traffico a viale Mazzini. Di seguito allego il testo di una mail personale di protesta mandata ai direttori dei TG. “Sono scandalizzato dal modo parziale e omissivo con cui la RAI sta dando le notizie sull’orribile e spietata strage in corso a Gaza. Mi chiedo: quel vostro corrispondente, Claudio Pagliara, è un giornalista italiano o il portavoce dell’esercito e del governo israeliani? Perchè non ricordate mai che Gaza è sottoposta da anni ad un embargo totale, anche sui beni di prima necessità, solo perchè il movimento Hamas ha vinto regolari elezioni e si è conquistato il diritto democratico di governare? perchè non ricordate che Hamas ha sottoscritto una tregua di 6 mesi senza che il blocco, sostenuto da tutto il mondo “civile” (?), fosse quanto meno allentato? perchè non ricordate che centinaia di ministri, sindaci, consiglieri di Hamas stanno in galera da anni senza processo? perchè non ricordate le innumerevoli risoluzioni dell’ONU violate nel corso di 60 anni da Israrele che continua ad occupare militarmente territori, a costruire muri per l’apartheid, a commettere crimini contro l’umanità e ad impedire a milioni di profughi di tornare alla loro terra? cercate di essere più obiettivi e di fare il vostro mestiere di giornalisti e non di portavoce dei potenti.Vincenzo Brandi- Roma ”
*Sei manifestanti sono stati arrestati lunedì ad una dimostrazione non autorizzata contro la campagna aerea di Israele nella Striscia di Gaza, tenutasi all’esterno dell’Ambasciata Egiziana a Tel Aviv. I manifestanti, indiziati per disturbo alla quiete pubblica, sventolavano bandiere dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) esprimendo condanna nei confronti di Israele. Le forze di polizia sopraggiunte hanno chiesto ai manifestanti di abbassare le bandiere e di sgomberare l’area. Di fronte al loro rifiuto, la polizia li ha dispersi con la forza e ne ha arrestati sei. Una manifestante ha detto “La polizia ha approfittato della mancanza di supporto pubblico e ci ha attaccati con bastoni. Altri due manifestanti assieme a me stavano cercando di calmare i soldati e siamo stati presi a calci. In pochi minuti mi sono trovata tirata per la testa e le spalle sul marciapiede e quindi nell’auto della pattuglia.” La manifestante ha fatto notare che non appena la polizia ha capito che era Ebrea è stata rilasciata. “I due manifestanti Arabi sono stati ovviamente trattenuti nell’auto,” ha aggiunto. Circa 200 Palestinesi che sono entrati in Israele illegalmente e 140 manifestanti Arabo Israeliani sono stati arrestati con l’accusa di disturbo alla quiete pubblica da quando Israele ha lanciato l’assalto su Gaza, la maggiorparte dei quali provengono da Gerusalemme e dalle comunità del Nord. 31 poliziotti sono rimasti feriti. La polizia Israeliana ha lanciato un’operazione soprannominata “Luce del giorno” con lo scopo di mantenere le strade sgombre. Sono stati reclutati circa 2,400 volontari per rafforzare le forze di polizia, e sono stati schierati circa 12,000 agenti e 200 autopattuglie dall’inizio dell’operazione. La polizia sottolinea che le proprie forze stavano seguendo direttive antisommossa decise anticipatamente. Le proteste autorizzate sono permesse ma qualsiasi infrazione della legge, incluso ogni tipo di uso della forza, non è tollerato. Le forze di polizia sono in contatto con la dirigenza Araba nel tentativo di mantenere le proteste calme e controllate.Indymedia Lombardia
*Ho sentito anche Mahmoud, anche lui e la sua famiglia sono sani e salvi. Mi ha confermato che i feriti sono ormai arrivati a 1.600 e oltre 350 i morti! Pare che si sia davvero aperto un canale diplomatico portato avanti dalla Turchia. Mi ha detto che qualsiasi cosa noi facciamo da qui, lettere, appelli, manifestazioni, tutto, tutto va bene e, per quanto le comunicazioni a singhiozzo lo permettano, di farlo sapere a tutti quelli che conosciamo a Gaza, questo può aiutarli, almeno psicologicamente. Ho appena sentito Majeda al telefono. Lei e la sua famiglia stanno bene ma per la prima volta da che la conosco ho sentito la sua voce incrinata dall’angoscia e dalla paura. Mi ha ripetuto più volte che la situazione è terribile. Sta girando la voce che ci siano in corso trattative diplomatiche per far cessare il massacro, non si sa quanto veritiere e chi siano i “soggetti” che portano avanti tali trattative. Una sollecitazione mi ha però ripetuto: tornate, tornate presto, appena vi è possibile, la vostra presenza qui è davvero importante per noi! Vi aspettiamo!
Ecco, e ora mi sento ancora peggio. E non ho neanche un ministero o un’emittente televisiva sotto cui andare a gridare la mia rabbia e il mio dolore! Per favore, per favore, urlate anche per me voi che state a Roma, a Milano, a Torino….
Se riesco, domani, tenterò qualche altro contatto. Per oggi, scusatemi, ma non ce la faccio più.
Corinna
*Egregio Direttore, abbiamo ascoltato con sorpresa prima e estremo disgusto poi i servizi inviati dal vostro corrispondente Claudio Pagliara da Gerusalemme riguardante le stragi dell’esercito israeliano contro la popolazione di Gaza. E’ inaudito che un vostro giornalista – pagato con i nostri abbonamenti – usi un linguaggio così di parte. Più che un giornalista sembra un portavoce dell’esercito israeliano. Vorrei ricordarLe che in Israele esistono associazioni per la pace, ragazze e ragazzi che rifiutano il servizio militare, donne e uomini che vogliono il dialogo tra i due popoli, per esempio, che si oppongono ogni giorno con la nonviolenza all’assedio di Gaza ma anche ai check-points e alla sopraffazione che lì viene perpetrata dai militari israeliani ogni giorno, dove vengono lasciate morire donne incinte e malati cui non viene permesso di raggiungere gli ospedali. Nulla di tutto questo viene mai riportato dal vostro corrispondente. Tutta la stampa internazionale parla di strage del popolo palestinese di Gaza, ma il vostro imperterrito Claudio Pagliara prepara un servizio da Sderot a giustificazione dell’azione criminale dell’esercito israeliano. Chiediamo l’immediata revoca di tale poco attendibile giornalista da una sede così delicata. Distinti saluti Donne in Nero Italia
*ciao a tutte. Ho pensato di non rispondervi niente perchè purtroppo non ho niente da aggiungere, niente da dire.
hanno vinto sì, da tanto tempo, da quando non riusciamo più a pensare che servano le nostre testimonianze,da quando non abbiamo più voglia di urlare le informazioni che abbiamo e ascoltiamo annichilite “anche” il TG3, da tanto tanto.
Però continua a venirmi in mente il 1999, scrivevamo nel nostro primo volantino che avevamo la voce. Se vogliamo possiamo averla ancora, per fare la lettura pubblica, per parlare ai nostri figli e contare sulla loro indignazione, sulla loro resistenza insieme alla nostra perchè almeno non abbiano vinto per sempre.
Vi abbraccio
letizia
*La frustrazione di questo momento è difficile da descrivere. Questa mattina Israele ha bombardato Gaza, 205 morti e più di 400 feriti – poliziotti donne e bambini, consegnando alla storia il giorno di conflitto più sanguinoso dal ’48 ad oggi. Triste conquista visto che sulla bocca di tutti si sente dire che “the world is changing”, ma dove? Qui è tutto immobile, ciò che cambia è il bilancio delle vittime, da una parte e dall’altra. Con il lancio di un missile Qassam i guerriglieri di Hamas hanno ucciso un israeliano e ne hanno feriti altri 4 nel Negev. Stamattina ero in riunione in ufficio coi colleghi, si discuteva su come Fatah cerchi di uscire dallo stallo politico preoccupandosi di Hamas e non dei suoi problemi interni. La corruzione impera, le persone non hanno più fiducia nell’Autorità Palestinese, i leader sono fantocci, il processo di pace è un continuo fallimento, le colonie israeliane si espandono giorno dopo giorno, l’embargo a Gaza dura da due anni e la gente è affamata, i coloni sradicano gli ulivi piantati dai volontari e uccidono gli animali dei pastori palestinesi, ai checkpoint i soldati umiliano quotidianamente chi tenta di passare da una parte all’altra per lavorare, curarsi, andare a scuola o visitare la famiglia. Non me la sento di andare avanti. La lista è talmente lunga che potrei riempire pagine su pagine. La politica internazionale non fa che rilasciare dichiarazioni inutili di condanna alla violenza, sottraendosi poi ai propri obblighi, ovvero proteggere i civili in tempo di guerra (convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949). L’Egitto ha dato carta bianca ad Israele per colpire Hamas, Barak ha dato l’ok all’IDF ad attaccare Gaza proprio dopo Natale, con Bush impotente e Obama non ancora effettivo, ha cercato l’appoggio internazionale, le elezioni in Israele sono vicine e l’opinione pubblica è per metà in vacanza. Geniale. E la cosa più frustrante è che sui media istituzionali i fatti vengono quotidianamente e in modo puntuale stravolti e ribaltati a favore dei potenti. La tregua da poco cessata tra Hamas e il governo dello stato ebraico è stata rotta da Israele il 4 novembre, giorno in cui ha ucciso un militante di Hamas di 22 anni. Chi lo sa? Nessuno ovviamente. Gina da Gaza
*Le centinaia di morti e feriti a Gaza City ,di queste ultime ore ( 28 dicembre 2008), non è solo il risultato dell’ennesima dimostrazione di forza dello Stato d’Israele contro Hamas , ma anche l’effetto della sperimentazione su campo delle tecnologie militari d’avanguardia delle industrie israeliane ed occidentali nel campo della guerra in contesti urbanizzati.L’attacco massiccio, in una delle zone più densamente popolate del pianeta quando avrà termine diverrà oggetto di studio di arte militare per gli strateghi del complesso militar-industriale mondiale. I morti e i feriti di Gaza e le distruzioni di infrastrutture civili e militari, ben presto diverranno asettiche cifre catalogate in obbiettivi strategici e tattici raggiunti e danni collaterali, come lo sono divenuti quelle di Mogadiscio, Grozny, Fallujha, Bint Jbeil e tante altre stragi. Li ritroveremo così nei manuali degli eserciti di tutto il mondo nel capitolo:-“ Guerre Urbane future, come affrontarle?”-Un capitolo che ogni giorno diventa sempre più voluminoso con l’aumentare della crisi del sogno del Nuovo ordine Mondiale in nome della Globalizzazione Capitalistica, un capitolo su quale esperti o sedicenti tali scrivono col sangue di innocenti la ricetta che dovrebbe fermare la rabbia incontenibile dell’umanità futura dinanzi al baratro in cui il Capitale globalizzatore l’ha gettata.Negli studi sull’operazione”Gaza dicembre 2008” verrà analizzata l’efficacia degli UAV ( gli aerei senza pilota) nell’acquisizione e distruzione dei bersagli , nell’uso di missili guidati da telecamere capaci di funzionare fino all’impatto sui bersagli o guidati da illuminatori laser trasportati da agenti infiltrati israeliani o da mini robot UAV capaci di appollaiarsi su alberi, davanzali o pali telefonici.Necessariamente all’offensiva aerea seguirà quella terrestre con carri armati e mezzi degni di guerre da fantascienza. Carri che sembrano fortini medioevali, con torrette telecomandate e blindati capaci di resistere non solo agli RPG ma anche ad esplosioni di mine terrestri. I carri israeliani Achzarit son divenuti i battistrada per le linee guida delle industrie militari mondiali che si stanno adeguando nel produrre le armi per le prossime Guerre Urbane, quelle che si combatteranno nel negli anni futuri nelle banlieu delle Megalopoli sovrappopolate dell’Impero.Dopo le lezioni apprese in Iraq , Afghanistan ed in Libano è un proliferare di soluzioni: quelle occidentali propendono a Kit modulari da aggiungere ai carri armati di serie, mentre gli israeliani si sono orientati nel blindato NAMER equipaggiato con il nuovo motore della Continental Motors o dell’azienda tedesca MTU.Ma in questo campo anche le industrie italiane stanno facendo progressi grazie alla collaborazione con le omologhe israeliane (ed anch’esse riceveranno un utile contributo dal fiume di sangue che sgorga oggi da Gaza) ma che già adesso hanno sfornato i loro prodotti d’avanguardia come le protezioni aggiuntive e le torrette telecomandate montate sulle autoblinde Puma ed inviate in Afghanistan ma anche , primi al mondo, a far rifornire in volo un velivolo non pilotato a getto come lo Sky-X dell’Alenia Aeronautica: un ottimo passo per le guerre robotiche future , quelle in cui le macchine opportunamente programmate decideranno chi è il nemico del giorno e come e quando colpirlo in qualunque ora del giorno e della notte.Antonio Camuso
*Io , metto le mani avanti, non sono uno profondamente addentro ai fatti di Palestina, tanti sono stati gli avvenimenti con una accelerazioe da dopo la seconda guerra mondiale e con l’exodus massiccio del popolo ebraico in quella definita la terra promessa. Non sono vicino alla politica del governo israeliano, anzi, ma ho molti amici che vivono in israele . Amicizia che mi sono creato quando, in epoca passata, sono stato a lavorare un mese e mezzo in estate in un kibbutz a Ein Harod Meucha con un gruppo di lavoro. Ma oggi riflettevo e pensavo che la striscia di Gaza ha una densità media di popolazione di circa 4 abitanti per metro quadro ( se non sbaglio la popolazione è di circa 1.500.000 con un territorio di circa 360 Km quadri). Ora il governo Israeliano dice ufficialmente che i bombardamenti si sono resi necessari perchè Hamas stava preparando le basi terroristiche per lanciare missili su Israele, dopo che questi non ha voluto più rinnovare la tregua. E supponiamo che sia tutto vero!!!. Ma con una densità di quella misura ( 4 abitanti per metro quadro a meno che non sappia fare i calcoli ) , per quanto precisi e mirati possano essere i bombardamenti , tutte le bombeintelligenti che si vuole, ma cristo qualche civile e fra questi bimbi e donne giusto per fare umanesimo da quattro soldi si sarebbe colpito o no??? E se questo non è terrorismo, con tutte le evoluzioni , stravolgimenti linguistici, cosa mai potremmo mai chiamare questa cosa qua?????? Ma senza far entrare il cuore, l’anima e le budelle;e cercando di far funzionare solo il cervello, ma come si può trovare una ragione che non sia solo vendetta in questa cosa qua??? E quale stato che si possa chiamare stato democratico, con tutte le garanzie sulle elezioni, sull’indipendenza della magistratura, sulla libertà di stampa, sulla separazione dei poteri, si può continuare a definirlo ancora democratico se al contempo compie azioni di vendetta e di terrorismo????? Non mi so dare una ragione, cerco di capire, di trovare un motivo…ma non riesco a trovarne una che sia una…Zag
*Nel frattempo Gaza e tutta la Striscia sono al loro terzo giorno di inferno: i raid aerei proseguono regolari e il bilancio è ormai agghiacciante. Solo in una famiglia sono rimaste uccise 7 sorelline, mentre dormivano nei loro letti, un istituto per la formazione al lavoro ha visto morire 20 ragazzi di 16 anni che andavano lì per imparare un mestiere. L’attacco indiscriminato, nei kilometri quadri col più alto tasso di densità del mondo, sto portando il suo ovvio risultato: un brutto, ulteriore, capitolo del libro sul genocidio del popolo palestinese. Tra poco l’attacco cambierà forma: agli F-16 si affiancheranno le truppe di terra che da due giorni sono pronte nelle basi alle porte di Gaza. Questa notte -ci riferisce il sito di intelligence israeliano Debka) ci sono state le prime incursioni di piccole unità di commando israeliane in alcune zone intorno a Gaza. Il compito di queste unità scelte, afferma Debka, è duplice: marcare obiettivi chiave per successivi attacchi aerei e spianare la strada a una prossima vasta incursione di mezzi blindati. Quando entreranno i tanks sappiamo bene quale sarà lo scenario e come si muoveranno, sappiamo come quelle truppe uccideranno e distruggeranno.
Lo sappiamo eccome, eppure non facciamo nulla.Baruda
*Solo l’inizio solo l’inizio dicono siamo solo all’inizio Inizio? L’inizio di una strage che si somma a stragi voi e la vostra stella avete perso il ricordo dell’inizio. Che la ragione sciolga il piombo dei vostri cuori Tutti ormai vi dicono assassini, stragisti, nazisti. Potete pure levare la stella di Davide bruciarla ,si bruciarla come altri già hanno fatto in passato.
Potete pure fondere la stella di David come piombo ormai non vi resta che quello. Non vi resta che quello per dare la vittoria definitiva totale del nazismo. Su voi e i vostri figli. Tristi generazioni crescete generazioni all’odio alla vendetta
eredità di vergogna. Questi saranno i frutti della terra contesa. Questi sono i frutti di ogni Stato. Sempre sulla ferocia e la mattanza nascono e prosperano gli Stati. E voi, voi sul fronte opposto che i vostri figli votate alla morte certa per una terra per uno Stato perchè continuare ancora questo strazio? Perchè ancora portare sulle braccia i corpi dei figli morti?
Questa terra orma è maledetta e avrà frutti tossici anche per voi, il sangue, il troppo sangue versato è un concime maledetto: prendere il coraggio di andarsene di mettersi in cammino come tanti popoli fanno. Credete che sia una resa?
No, non lo è. Iniziare una nuova diaspora è la saggia vendetta. La vendetta che dice noi siamo dovuti fuggire per sopravvivere ai nazisti israeliani. Gli uni e gli altri siete schiavi di un mondo vecchio e retrogrado. Gli esseri umani ormai si mischiano si incontrano, si FONDONO sfuggono ai destini assegnati dal potere per disegnare nuove convivenze per mischiare identità di corpi e anime si, gli esseri umani si FONDONO per salvarsi. Gli esseri umani si mettono in cammino
a scrivere la geometria di un mondo senza confini. Stretto nel pugno questo sogno di riscatto che scalda i cuori senza fonderli
non sono cuori di piombo. ALZATI LAZZARO! ALZATI E CAMMINA! Alzati Lazzaro semita e cammina!
semiti tutti e due siete! Alzati Lazzaro alzati e cammina! Prima di partire uccidi uno ad uno i tuoi capi, che il seme non ne resti. Che non ne resti il seme a proliferare. Cali il silenzio su quella terra stanca passino i secoli a cancellare il sangue.
E un giorno tornino i nuovi figli di Lazzaro a ridarle vita, la vita vera non schiava del profitto e dell’odio. Nuovi saranno, nuovi e innocenti portatori di un sogno fraterno. Pianteranno olivi limoni e viti nuovi e innocenti come loro. Nuovi saranno nuovi e innocenti e un nuovo nome daranno alla terra. Non la chiameranno Israele Non la chiameranno Palestina.
La chiameranno TERRA DI RACHEL si, la chiameranno terra di Rachel Corrie.vittoria oliva
*Silvia mi invia un video Cavallette di Bruno Bozzetto, del 1990, pochi anni meno di quelli che ha lei. Tutto da vedere …
*Concludo con alcune considerazioni, arrivate da Paolo Barnard, che condivido integralmente:ORA DATEVI, DIAMOCI, DA FARE. Ho già scritto più volte che viviamo disperatamente nella trappola tesaci dalle destre finanziarie 35 anni fa. Tutti noi, specialmente le sinistre. La riassumo in pochissime parole: ci hanno fatto passare dall’Era dei Diritti, all’Era della Contrattazione sul Grado di Abolizione dei Diritti, dove essere di sinistra significa solo lesinare qualche rimasuglio di Diritto nel dialogo con loro. Ci hanno reso Plausibile l’Inimmaginabile. Esempio: la privatizzazione dell’acqua, o la precarizzazione del lavoro – essendo entrambi elementi essenziali alla sopravvivenza fisica dell’essere umano, è come se ci avessero privatizzato e precarizzato i globuli bianchi, o la milza. Inimmaginabile? Affatto. E’ accaduto. Le destre hanno vinto, e stravinto. Questa resa al dibattito sui Gradi di Abolizione dei Diritti ha avvelenato a pioggia tutta la nostra vita civica, politica, sociale, con i risultati che tutti vediamo. E’ tutto lì il problema. Ora, se vogliamo combattere questa catastrofe dobbiamo saltare indietro di 250 anni, e ripensare a quegli uomini che allora dissero basta all’Inimmaginabile reso Plausibile, cioè agli Assolutismi, alla barbarie, alle atrocità sociali. E dobbiamo fare quello che hanno fatto loro:IMMAGINARE NUOVI DIROMPENTI DIRITTI. E PROPORLI.Il “libero contratto revocabile” fra Stato e popolo, la tutela del lavoro, pene più umane, erano nel ‘700 idee all’apparenza deliranti, al limite del ridicolo persino. Eppure le immaginarono, e hanno cambiato la Storia. Bene. Avete capito. O immaginiamo un altro Stato dei Diritti, dirompente nei contenuti, o siamo condannati. Se lo immaginiamo oggi, lo avremo forse fra tanti anni, ma non c’è altra scelta. Qualcuno deve iniziare, deve iniziare a cambiare la Storia. Noi. La mia proposta è questa. Ognuno di voi si impegni in questi giorni a immaginare uno o più Nuovi Diritti. Ma intendo nuovi, dirompenti, cioè sogni, quello che vorremmo come ideale assoluto, non importa quanto sembrino inapplicabili o antistorici. Immaginateli, scriveteli in poche righe, non scrivete trattati di seimila parole, ma 3 o 4 righe al massimo (leggete sotto), fatelo pensandoci bene senza fretta. E inviatemeli. Faremo un Nuovo Contratto Sociale di Diritti da tramutare in leggi dello Stato, pubblicato in questo sito e altrove, e lo faremo girare, e già avremo fatto il nostro compito nella Storia. Tre esempi: 1) Il Diritto ad avere tempo per vivere. Che significa non dover lavorare di continuo proprio lungo tutti gli anni più belli della nostra vita – es. poter optare per un anno di libertà dal lavoro ogni cinque, da poter dedicare alla cura fisica o spirituale o emotiva di sé stessi e dei propri cari, con la garanzia di una piena sussistenza nondimeno. Sancito per legge. 2) Il Diritto ad avere una casa. Senza doversi indebitare per decenni in un mercato del denaro da cappio alla gola. La casa è un bene di sopravvivenza, come l’aria, esattamente uguale, e non può essere un privilegio per cui intrappolarsi per tutta la vita lavorativa. Sancito per legge. 3) Il Diritto a non essere poveri. Cioè l’indigenza dichiarata illegale, come il furto, che si trasforma nel dovere di chi ha tanto di ridistribuire a chi ha meno. Cioè la comunità umana si compensa come fa l’acqua nei vasi comunicanti, per l’interesse di tutto il genere umano. Sancito per legge.Ecc. Non so se avete capito. Qui non si tratta di bisticciare sui dettagli di questa o di quella corruttela, di questo o di quel modo di fare politica, cioè non si tratta di negoziare i dettagli di una prigionia infame, non si tratta di negoziare se la nostra catena ai piedi deve essere lunga un metro o tre, come fanno anche i ‘nuovi paladini’ dell’Antisistema italiano, come fanno i sindacati, come fa la sinistra. Qui non si tratta di dialogare con questo Sistema. No, basta, fine. Qui si tratta di immaginare un altro modo di essere uomini e donne insieme, un altro Illuminismo. Niente di meno, o siamo morti. Chiaro?Datevi, diamoci, da fare.