RIFORME COSTITUZIONALI: PAROLE SANTE STIMATISSIMO PRESIDENTE NAPOLITANO

Giu’ la mani dalla Costituzione ….

Il Garante della Carta Costituzionale da’ la dovuta lezione a Silvio Berlusconi il presidente ( si dice ) del governo italiano: “ La Costituzione non puo' essere cambiata nell'espressione dei suoi principi fondamentali. “I principi fondamentali della Costituzione repubblicana sono fuori discussione e nessuno puo' pensare di modificarli o alterarli”; al di la' di “quanto si discuta, argomento complicato, su cosa e' possibile e opportuno modificare e che cosa no nella Costituzione”. questo, specifica il Capo dello Stato.

Parole che ad un italiano all’ estero suonano come una seconda bandiera da attacarsi al cuore. Qualcuno dovrebbe ricordare al Premier Italiano quello che e’ successo nel suo mandato 2001/6. Il suo tentativo di far passare una riforma sul federalismo e speciali poteri al capo del governo ( tra questi anche il potere di sciogliere le Camere ). Riforma passare a maggioranza assoluta ( 50-1% ) bocciata poi dal referendum popolare confermativo La Costituzione non e’ la Bibbia dalla quale chiunque puo’ tranne le sue proprie interpretazioni. Per modificare un solo articolo o capitolo occorono larghe intese in parlamento, ovvero i due terzi. Le affermazioni di Silvio Berlusconi di fare le riforme istituzionali da solo senza l’ opposizione, sono irresponsabili, in un momento di recessione. Ammenocche’ il Premier non intenta pagare di tasca sua i due prossimi referendum confermativi su Giustizia e Federalismo, allora e’ libero di indire un refendum confermativo al giorno, creando lavoro. Purtroppo anche noi all’ estero siamo ormai abituati alle sue sparate. Cosa non si fa per apparire ogni giorno sulle prime pagine dei giornali Se c’e’ un articolo che andrebbe cambiato e’ il capitolo che riguarda il refendum confermativo / abrogativo. Questa e’ una riflessione e domanda che non troverete domani sulle prime pagine dei giornali italiani:

Se per cambiare la Costituzione occorrono i due terzi del Parlamento, non sarebbe opportuno chiedere ai”nostri” parlamentari di elevare il quorum del referendum popolare parimenti a due terzi degli aventi diritto ?

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: