MO’ AVAST’: Facciamo una colletta di 100.000 euro per Riva!

Mo’ Avast’- pugliese- significa ADESSO BASTA!

Propongo di aiutarlo questo padre padrone, poco aiutato dagli altri padroni. Ha denunciato la coordinatrice dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto- ritenuta mandante di una scritta ‘riva assassino’ apparsa dopo una ennesima morte operaia, danno per il quale ha chiesto 100.000 euro di risarcimento, abbiamo tempo fino al 13 gennaio: l’udienza. Aiutiamolo intanto leggendo, cosa è successo una notte fà e nel passato, prossimo, remoto e nel presente.Per “fare” in futuro…
…Emilio Riva dice di sè:« Io non sono un capitalista, ma un imprenditore industriale »
E’ il re italiano dell’acciaio. Non è sconosciuto alla giustizia, che lo ha condannato per il reato di inquinamento della Ilva Siderurgica prima a Genova e ora a Taranto. Inoltre nel 2006 veniva riconosciuto colpevole di frode processuale e tentata violenza privata nei confronti di numerosi dipendenti di Taranto. Pene mai scontate grazie ai vari indulti e sconti. Il suo metodo di lavoro è la privatizzazione dei guadagni e la socializzazione delle perdite: In una lettera al Governo del 14 dicembre 2007 Emilio Riva avverte che l’eventuale riduzione delle emissioni di anidride carbonica comporterebbe “la necessità di fermare parte significativa degli impianti in uso. Il personale – afferma – colpito da tali riduzioni non potrebbe essere inferiore, anche nell’ipotesi più conservativa, alle quattromila unità”… I salari dei suoi operai sono infatti i più bassi d’Europa ed incidono molto meno del 20% sui costi generali dell’azienda, mentre i livelli di inquinamento ambientale sono i più alti ed in gran parte fuori dai limiti imposti dalle leggi continentali.
E’ lo stesso signore-padrone che ha denunciato la coordinatrice dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Taranto- ritenuta mandante di una scritta ‘riva assassino’ apparsa dopo una ennesima morte operaia, danno per il quale ha chiesto
100.000 euro di risarcimento
Cosa è successo all’Ilva, una notte fà?
Questa notte poco dopo l’1.30 circa un altro operaio è morto all’ILVA, per l’esattezza nell’appalto ILVA
un operaio polacco Paurovic Zigmontian di 54 anni dipendente di una ditta “specializzata” in montaggi
la Pirson Montaggio, del Gruppo Pirson International francese E’ avvenuto all’altoforno 4, secondo quando ci hanno detto, stava smontando alcune parti dell’altoforno – un impianto fermo dal mese di luglio per lavori di rifacimento – quando è stato colpito da un pezzo ancorato albraccio di una gru ed è precipitato da 15 metri circa, riportando un trauma cranico mortale Era il suo ultimo giorno di lavoro , la sua ditta infatti aveva ultimato l’intervento di manutenzione dell’impianto e i lavoratori stavano smontando le attrezzature la procura ha aperto una inchiesta per omicidio colposo e ha disposto il sequestro dell’impianto e il terzo operaio che muore dall’inizio dell’anno e quest’anno si muore sopratutto all’appalto è il 45 operaio che muore durante la gestione RIVA
e’ inutile ripetere il tragico primato dell’Ilva di taranto , da tempo ci battiamo quasi da soli per cambiare le cose all’interno
– basta precarietà e ricatto del lavoro in ogni condizione la ditta dell’appalto in questione neanche si sapeva che esisteva
– postazione ispettiva permanente all’interno ILVA
– rls in ogni reparto e ditta dell’appalto eletti direttamente dai lavoratori, formati e intoccabili
– sospensione dell’attività in ogni occasione pericolosa
– massimo rispetto leggi e pratiche operative
– responsabilità dell’Ilva sulla sicurezza nell’appalto
ma le istituzioni hanno tirato su una struttura pletorica il NOI con 16 enti pletorica e inefficienti gli rls combattivi vengono repressi e isolati dall’azienda e dalle segreterie sindacali l’intreccio manutenzione esercizio – senza bloccare gli impianti durante manutenzioni – rende la fabbrica pericolosa al massimo
oggi è cominciato lo sciopero alle imprese e domani si fermano Ilva e appalto- anche se non è ancora chiaro dato lo sciopero cgil se FIM re UILM lo dichiareranno unitariamente lo slai cobas per il sindacato di classe ilva appalto naturalmente partecipa allo sciopero e domani partecipa allo sciopero generale nazionale dei sindacati di base e domattina una manifestazione sarà tenuta dalle 6 in poi alla portineria delle imprese
cogliamo l’occasione come abbiamo fatto a Torino per rilanciare la necessità e l’esigenza di una manifestazione nazionale a Taranto come quella fatta a Torino Thyssen il 6 dicembre l’assemblea nazionale del 24 gennaio a Roma della rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro ne discuterà e probabilmente la lancerà ricordiamo inoltre che il 13 gennaio vi è l’udienza dell’incredibile denuncia di padron riva contro la coordinatrice dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto- ritenuta mandante di una scritta ‘riva assassino’ apparsa dopo una ennesima morte operaia- padron riva ha chiesto
100.000 euro di risarcimento.
slai cobas per il sindacato di classe
via rintone 22 taranto
cobasta@fastwebnet.it
347-1102638

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