L’arresto del latitante Giuseppe Nirta, capo dell’omonima cosca di San Luca, ad opera della Polizia di Stato, alla quale va il mio sincero ringraziamento, segna un altro importante duro colpo contro la ‘ndrangheta di quel territorio. Il fatto che il Nirta sia stato catturato in Olanda dimostra come ormai gli uomini della criminalità organizzata calabrese abbiano messo le radici in vari contesti europei dove ritengono di poter gestire affari e latitanze, cercando, altresì, di allontanare l’attenzione dalle loro “regioni madri”. Il contestuale arresto di tre donne, appartenenti alle famiglie Strangio, sempre di San Luca, evidenzia il preoccupante ruolo che le donne stanno assumendo nel contesto delle varie cosche criminali, spesso in sostituzione degli uomini latitanti o in galera.
Voglio, altresì, evidenziare i risultati che si stanno conseguendo nel contrasto al crimine, grazie alla fattiva collaborazione tra le Forze investigative dei vari Paesi Europei.