Si dice che dopo una salita sempre c’e’ una discesa. In due anni i prezzi sono aumentati senza nessun controllo da parte dello Stato e si e’ lasciato gestire l’ economia ai produttori e ai commercianti. Ovviamente il consumatore vedendosi di continuo derubato ha reagiro di conseguenza con l’ unica arma a sua disposizione il risparmio. Il problema non si risolvera’ solo con la “ Social Card “ o le 40 euro mensili alle famiglie meno ambienti, ma con la riduzione dei prezzi. Da buon “massaio” ho notato che Natale e’ ancora lontano che i supermercati “ low cost” sono gia’ stati presi d’assalto, il risparmio si aggira intorno al £30% rispetto agl’ Iper d’ autore.Plausibile la proposta del governo inglese di abbassare l’ IVA del 2.5%, che va a beneficio indisciminatamente sia del produttore che del consumatore ma non basta, occorre che i commercianti abbassassero il prezzi ora e subito, senza trucchi e trucchettini: il consumatore non perdona. Per fatalita’ puo’ cadere un soffitto e ammazzare un povero cristo ma in economia non esistono fatalita’. La vera crisi la sperimenteremo a gennaio, dopo le feste natalizie. I commercianti onesti ne beneficeranno quelli disonesti, i soliti “piangioni” faranno ricorso agli incentivi governativi, come al solito, sperando nell’abbassamento delle tasse. L’ economia capitalistica si basa esclusivamente sui consumi. Il pensionato, il disoccupato, il lavoratore che non riesce ad arrivare alla fine del mese si guardera’ in tasca e fara’ il suo di Budget, dopo la rivoluzione industriale forse siamo ( a mio modesto parere ) all’ alba di una rivoluzione economica del consumatore , l’ unica che potrebbe abbattare il capitalismo selvaggio senza anima. Lo slogan dei prossimi anni potrebbe essere: “ tu aumenti io non compro” Io ho gia’ fatto il mio di budget per questo Natale , un pasto modesto e una bottiglia di vino per i regali non me ne vogliano amici e parenti, rimando il tutto al prossimo Natale. Da buoni intentitori, poche e semplici parole…