Credo che si è assistito ad un fatto gravissimo, mercoledi 12 novembre al Senato, alla mia richiesta legittima di leggere una lettera di una dipendente Alitalia: sono stato bloccato dai senatori di centrodestra per togliermi la parola. Ma quello piu' grave e' che il presidente di turno ha acconsentito al veto richiesto dal centrodestra, nello sconcerto e stupore di molti parlamentari.
Se e' finita la possibilita' di rappresentare le istanze dei cittadini nel luogo dove siamo stati preposti a farlo, allora e' tutto finito.
Pubblico il video ed il resoconto stenografico del mio intervento.
Stefano Pedica: Signor Presidente, ho preso la parola perché voglio leggere ai colleghi una lettera che ho ricevuto da una dipendente dell'Alitalia, per far aprire gli occhi a qualcuno che oggi ce li ha ancora chiusi. (Vivaci proteste dai banchi della maggioranza).
Paravia (PdL): Vergogna! Vada a lavorare!
Presidente: Senatore Pedica, se vuole intervenire sull'ordine dei lavori può brevemente illustrare il senso della lettera, altrimenti l'argomento verrà affrontato quando vi sarà il relativo dibattito.
Stefano Pedica: Ma si tratta di una lettera inviata ai senatori.
Presidente: Può farla distribuire ai colleghi. È legittimo.
Stefano Pedica: Signor Presidente, io la posso leggere prima o dopo, decida lei, ma ho il compito e il dovere di leggerla perché mi è stata inviata per esprimere quello che una mamma e una dipendente di Alitalia vuol far capire a chi non vuole capire. (Vivaci proteste dai banchi della maggioranza). Se ho il diritto di spendere un minuto sull'ordine dei lavori lo faccio subito, altrimenti decida lei.
Gramazio (PdL): Si fa dare qualche biglietto dell'Alitalia! Vergogna!
Presidente: Spenda un minuto sull'ordine dei lavori, ma riassumendo il senso della lettera.
Stefano Pedica: È una lettera che riguarda l'attuale problema dell'Alitalia, signor Presidente. Decida se vuole farmela leggere o meno.