I Parlamentari Eletti all`Estero “sono al vertice” della Casta Politica, formatasi all`Estero

(Parte Quarta )

Giappone (Asia)

In questo scritto voglio dimostrare che i fallimenti delle istituzioni italiane all`estero, erano e sono stati pianificati dalla Casta Politica Italiana (CPI), persino con il supporto e la cooperazione dei parlamentari eletti all`estero, perche` tutti questi 18 parlamentari, a loro volta hanno “subordinato” gran parte dei Comites, Patronati e quasi tutto il Mondo Associazionistico, ..e tutti i giornali per gli italiani all`estero: …vi ricorda qualcosa questo genere di comportamento ?

Poiche` ogni “critica” deve essere “costruttiva”, Consigli e Raccomandazioni sono stati anche offerti “gratuitamente” (…e quindi senza alcun costo per la “Consulenza”) a questi parlamentari eletti all`estero ! …Spero che sia ora che inizino a …muoversi (…pero`..nella giusta direzione!).

Questi parlamentari all`estero percio`,a pieno titolo, fanno parte della CPI, perche` hanno rifiutato il dialogo diretto con gli italiani all`estero, ed hanno accettato di “prioritarizzare” il dialogo con le loro segreterie politiche, ignorando percio`,la comunicazione “democratica” con la base. Questi parlamentari eletti all`estero hanno sempre avuto la possibilita` di “giocare” e di aver sempre avuto le loro mani in mezzo al “business” del CGIE e nei Comites, e percio` “sempre” erano a conoscenza di tutto e di tutti nei CGIE e dei Comites, Patronati, etc…Noi del Partito Italiani all`Estero (PIE) cerchiamo di riaffermare un’idea della politica davvero “pulita”, e basata in primis sui valori della legalità, contro mafie, caste e privilegi, a qualsiasi livello. E` ovvio che, sia dalla sinistra che dalla destra (…ma di piu`la sinistra) hanno,gestito a fini clientelari, tutto cio` che era possibile, in seno a Comites, CGIE, Patronati,etc..

L`editoria all`estero, ben sappiamo, anche noi del PIE, e` “controllata” da questi parlamentari eletti all`estero, altrimenti non si spiegherebbe come mai questi giornali non hanno riportato la notizia del nuovo partito P.I.E.Senza menzionare il fatto, che la maggior parte degli stessi giornali, non sono altro dei fogli spillati che non hanno ne` qualita` e ne` stile, e che ognuno dei giornali riceve il contributo qualificandosi come stampa italiana nel mondo,… mentre i giornali veri rischiano di chiudere

Questi parlamentari eletti all`estero avrebbero potuto almeno rendere pubblico (e’ un loro dovere) il conto economico, ed elencare perlomeno i risultati “importanti” ottenuti da “Loro stessi”, dai loro CGIE e dai loro Comites ? A parte i titoli “onorifici” ottenuti da molti componenti dei Loro Comites, cos’altro d’importante sono riusciti ad ottenere a favore delle comunità italiane? Stiamo forse ..pretendendo un pezzo della luna ? Dobbiamo ancora continuare a definirli onorevoli?

Finanziaria 2009

Il bilancio della Finanziaria 2009 prevede di stanziare per le politiche in favore dei nostri connazionali nel mondo una somma totale che non supera i 32 milioni di euro. {Ricordiamo che solo per i corsi di lingua e cultura italiana erano stati stanziati, nella passata finanziaria, 34 milioni di euro e che per l’assistenza furono erogati ben 29 milioni di euro.}
Ebbene, di fronte alla “catastrofe annunciata”, come qualcuno l’ha definita, ciò che preoccupa è il “marasma” generale che si sta, sempre più, delineando. I parlamentari dell’opposizione inviano migliaia di comunicati stampa alle varie agenzie attraverso le quali fanno sapere che la situazione è inaccettabile; quelli della maggioranza, eccezion fatta per qualcuno, sono scomparsi ed irreperibili. …Perche` tutto cio` ? Viene da chiedersi, prendendo per buone le loro asserzioni, …ma perchè non minacciano seriamente di dimettersi? …Come pensano di poter continuare a rappresentare una comunità che sarà sicuramente destinata allo sfacelo completo ?
Negli anni passati loro stessi ci hanno detto, che sono parlamentari italiani alla stessa stregua dei loro colleghi, e quindi il loro compito è quello di occuparsi delle questioni importanti che affliggono l’Italia. …Ma a noi francamente non ci risulta che siano stati eletti dagli italiani che risiedono in Patria. …O ci sbagliamo? Molto strana ci sembra questa interessante loro aquisita “forma mentis”. Un atto di coerenza sarebbe, invece, …quello di rinunciare, collettivamente, al loro mandato dando così veramente valore alla loro disapprovazione. E che dire di Comites (distribuiti in tutto il mondo) e C.G.I.E. che, non prendono in seria considerazione neppure l’ipotesi di sedersi ad un tavolo! …Un atto di coerenza sarebbe, invece, anche per loro, quello di rinunciare, collettivamente, al loro mandato. Percio` d'accordissimo con Carmine Gonnella, quando dice “basta con gli auspici e si vada subito ad una riforma dei Comites e all`abolizione dei CGIE”. Crediamo che i nostri “onorevoli” eletti all’ estero stiano facendo un po’ di confusione. Mentre i Comites sono enti democraticamente eletti, i ( CGIE ) comitati generali degli italiani sono semplicemente e spesso nominati dai partiti all’ interno dei medesimi Comites. Indire una nuova elezione dei Comites prima di una loro riforma si continuera’ sulla linea degli “auspici” . E’ un po’ come dire :” facciamo l’ elezione e poi “auspichiamoci” in una loro riforma”. Esattamente quello che si e’ fatto all’ ultima elezione parlamentare, adesso pare che “porcellum “ vada bene per tutti e che vada estesa anche alle europee. I CGIE, organi nominati sono stati inutili e costosissimi per il contribuente italiano , rispetto ai Comites e andrebbero aboliti, rafforzare il contatto diretto tra Comites e Commissione Affari Esteri, tagliare gli intermediari.

L` Assegno di “Riparazione Storica”
È davvero triste prendere coscienza del fatto, che la verità su questo dramma (…tale è da considerarsi per ciò che sta avvenendo), è che ci stanno “marciando” in molti. La Finanziaria 2009 è per molti una passerella unica e irripetibile, l’occasione migliore per noi all`estero di acquistare visibilità che, altrimenti, non avremmo mai avuto l’opportunità di ottenere.
é' sconfortante pensare che, in fondo, i tagli in Finanziaria e le fatali conseguenze che si ripercuoteranno sui connazionali nel mondo, di fatto, interessano e preoccupano soltanto una ristretta cerchia di persone che svolgono il loro mandato per principi dettati esclusivamente da un profondo senso di responsabilità e di coscienza professionale; prerogative essenziali per portare avanti la missione che hanno scelto, mentre, agli altri, non gliene importa niente!
” Più che parlare di solidarietà sarebbe meglio parlare di un risarcimento per un torto “Storico” subito da tanti italiani,che invece meriterebbero questa prestazione dallo Stato in quanto giusto riconoscimento di un loro diritto, e non come un atto di solidarietà sociale.” Come gia` ricordato in questo giornale, tutti dovremo ricordare ai parlamentari all’ estero che, e’ compito dello stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale ( art. 3 ). Lo stato sancisce anche la tutela del lavoro all’ estero riconoscendo la liberta’ di emigrazione e cura la formazione e l’ elevazione professione dei lavoratori, ( art. 35 ) Questi diritti costituzionale sono sanciti sia per cittadini in Madre Patria che per quelli sparsi nel mondo. Quindi l’ assegno di “Riparazione Storica” e’ un diritto che dobbiamo difendere uniti”. Non stiamo parlando di assistenzialismo indebito come la stampa, patronati, o enti inutili, qui si parla di Diritti Costituzionali. Occorre che gli eletti all’ estero almeno su queste istanze dimostrino a loro stessi e a tutti gli italiani all’ estero sinergia e coesione. Il compito degli eletti all’ estero, Comites, CGIE e patronati per gran parte sovvenzionati dallo stato e’ quello di individuare quelle fascie deboli di categorie di cittadini italiani all’ estero e denunciarlo alle autorita’ competenti.

I Comites

Mi preme qui, soprattutto far rilevare che i Comites sono eletti dagli italiani residenti all'estero in ciascuna Circoscrizione consolare in cui risiedono almeno tremila connazionali. Da questo numero (~ almeno 3000 connazionali), si capisce bene che gli obiettivi che i Comites dovevano avere fin dall`inizio, e che hanno anche oggi solo una funzione di “amalgamare” gli italiani in diversi contenitori—semplicemente per fini elettorali (…infatti qualcuno li definisce anche “serbatoi elettorali”)– e non invece come avrebbe dovuto soprattutto essere, e cioe` funzione “valorizzatrice per tutti gli italiani”(…per poterli considerare una “vera” risorsa per l`Italia). “Amalgamare” e “valorizzare” sono percio`due ben distinti metodi e sistemi. I parlamentari all`estero sono “indifferenti” a tutto cio`, perche` per loro non e` necessario comunicare con gli elettori all`estero, poiche` e` sufficente “ubbidire” alla lettera alle segreterie dei loro partiti (…per poter acquisire la Pensione Parlamentare !). Prova ne sia, che in paesi importantissimi come ad esempio la Cina ed il Giappone (dove ancora non raggiungiamo ..i 3 mila connazionali), non abbiamo nessuna “rappresentanza” (dei Comites, dei CGIES, etc..) degli italiani all`estero. In questi due Paesi, gli italiani possono si votare alle elezioni politiche, ma non gli e` consentito avere una loro rappresentanza, in loco. Personalmente ho sempre contestato questo, ma …in risposta mi hanno riso in faccia ( dicendomi:…ma fregatene,..lascia perdere,..non vale la pena interessarsene!). …Ebbene io non mi arrendo, continuo ad insistere; e vorrei che il PIE faccesse propria questa protesta e questa battaglia politica! E,… perche` ai parlamentari all`estero non interessano queste Paesi? Semplice, per tenersi “la poltrona” basta tenere sotto intossicamenti “gli individui amalgamati”. A parte, questa loro appurata “strategia”, ci sono perlomeno almeno altri 2 motivi: (1) essendo Loro ben legati alla CPI, interessa loro soltanto “amalgamare” il materiale umano”, invece che “valorizzarlo”; (2) da queste parti, percio` ci sono italiani che hanno “dei valori democratici” molto maturi, che Li …metterebbero in crisi.

I Comites sono : “organi di rappresentanza degli italiani all'estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari”. Con riguardo alle loro funzioni, i Comites avrebbero dovuto contribuire ad individuare e promuovere le esigenze di sviluppo sociale, culturale e civile della comunità di riferimento; con particolare attenzione nei confronti delle tematiche delle pari opportunità, dell'assistenza sociale e scolastica, della formazione professionale, del settore culturale, dello sport e del tempo libero….Chissa` perche` pero` i Comites non rilasciano mai a nessuno ne` dati e ne` risultati ottenuti : …perche` ?

Il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (C.G.I.E.)

Il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (C.G.I.E.),dovrebbe essere un organo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi di interesse per gli italiani all'estero. Esso deriva la sua legittimità rappresentativa dall'elezione diretta da parte dei componenti dei Comites nel mondo e avrebbero dovuto rappresentare un importante passo nel processo di sviluppo della “partecipazione” attiva alla vita politica del paese da parte delle collettività italiane nel mondo e allo stesso tempo avrebbero dovuto costituire l'organismo essenziale per il loro collegamento permanente con l'Italia e le sue Istituzioni. Pero` con l`entrata delle nuove figurine dei parlamentari eletti all`estero, tutti i CGIE dovrebbero essere eliminati, …poiche` inutili.

Il CGIE si compone di 94 Consiglieri, di cui 65 eletti direttamente all'estero e 29 di nomina governativa. In pratica chi decide le elezioni dei 65 consiglieri eletti all`estero sono le segreterie politiche dei 29 consiglieri di nomina governativa –e spesso nominati direttamente dai partiti all`interno dei Comites –. Cioe`, significa soprattutto che, tutti questi 65 Consiglieri eletti all`estero sono legati ai partiti politici (alla CPI) e di conseguenza non possono fare gli interessi degli italiani all` estero (…si ri-vedano i loro ambigui comportamenti di fronte alla Finanziaria 2009 !). I cittadini italiani all`estero capiscono e sanno che questi 65 consiglieri eletti all`estero sono percio`ormai legati alla CPI, per cui sono molto prudenti nei confronti di questi CGIE. Per cui noi all`estero capiamo che chi entra in relazione con questi individui avra` a che fare con la vecchia politica italiana fatta di intrallazzi, meschini interessi privi, di qualsiasi trasparenza, etc..Quindi, la maggior parte di questi 94 Consiglieri eletti all`estero non hanno nessuna valenza culturale, sociale e politica –per noi italiani onesti all`estero. Ripeto, con l`entrata delle nuove figurine dei parlamentari eletti all`estero, tutti i CGIE dovrebbero essere eliminati, poiche` sarebbero inutili.

Quanto ci costano i Comites, CGIE, Patronati, Etc..?

Facendo due conti in 19 anni il CGIE e’ costato, a noi italiani nel mondo, circa 35milioni di euro, il doppio e’ stato speso per i COMITES. Totale dei soldi sprecati: 100milioni di euro. Mai che ci sia stato qualcuno che ci abbia messo al corrente di come sono stati spesi tutti questi soldi. I cittadini non sono importanti ? Sappiamo di certo che, per il CGIE, la maggior parte sono serviti per il turismo “gratuito” intorno al mondo per i suoi componenti. Oltre alle spese dei biglietti aerei e di soggiorno in lussuosi alberghi, i delegati del CGIE, ricevevano (e ricevono) una “diaria”. Tutto questo potrebbe pure starci bene se, a fronte di questa montagna di soldi spesi per i “nostri” interessi (dicono), …finalmente qualcuno ci dia il rendiconto dei benefici “concreti” che sono riusciti ad ottenere a nostro favore. Insomma, …quando sara` il giorno che i parlamentari eletti all`estero ci forniranno tutte le informazioni dettagliate a riguardo ? E’ evidente che ci sono ragioni fondate se, da piu’ parti del mondo, s’invoca la soppressione del CGIE. Per i Comites (126 sparsi in 38 Paesi), pur se sono stati un completo fallimento, due sono le soluzioni: o cancellarli o farli funzionare com’era nell’intenzione di chi li aveva concepiti e secondo le attese della comunità italiana. I Comites avrebbero dovuto essere “la voce” degli italiani nel mondo, ….ma chi li conosce?

Si raccomanda: (a)cancellare i CGIE; (b) far gestire i Comites da professionisti dell`estero; (c) risparmiare soldi per i piu` deboli.

Sarebbe piu’ che opportuno fare un esame approfondito se continuare a “sprecare” una montagna di milioni di euro per tenere in vita i due “inutili” organismi. .. Mai che ci sia stato qualcuno che ci abbia messo al corrente di come sono stati spesi tutti questi soldi. Di sicuro si risparmierebbe annualmente quel milione e 550mila euro per destinarlo a miglior uso. Per i Comites (126 sparsi in 38 Paesi), qualcuno dei Comites per favore potrebbe rendere pubblico (e’ un suo dovere) il conto economico ed elencare i risultati “importanti” ottenuti dal suo Comites ? Fino ad oggi neppure uno (ripeto almeno uno) ci ha fornito in modo trasparente ne` dati e ne` risultati ottenuti. …E’ tempo di essere seri. Alle prossime elezione dei Comites (quando ci saranno), i personaggi che li hanno “occupati” stabilmente da sempre abbiano la decenza di “scomparire”. Si dia spazio ai giovani ed ai professionisti e a “persone oneste”. Al bando i “maestri” dell’insulsa teoria del “confronto” e delle “verifiche” all’infinito “per cambiare tutto e non cambiare niente”; i politicanti bipartisan e i loro “porta borse”, che si sono pasciuti ed ingrassati solo e sempre con la politica.

I Paesi ad alta concentrazione di italiani (sulla logica dell`”amalgamazione”) sono sempre “invasi” da molte corpose, allegre e spensierate comitive di Presidenti, assessori, portaborse e consiglieri di regione e comuni che viaggiano come ministri degli Esteri. Per aumentare il loro prestigio e sperando in qualche vantaggio personale, vengono accolte calorosamente dai “pseudo notabili locali” che le “recludono” in ristrette sale riservate. Vogliono evitare che il soggiorno dei loro illustri ospiti venga turbato da spiacevoli incontri con la “base”degli italiani all`estero….Ed io mi domando perche` tuttto cio` dovrebbe essere tutto cosi` oscuro e losco?? È da anni che gli italiani all`estero “subiscono” queste inutili trasferte che coinvolgono anche le opposizioni per evitare polemiche. Mentre la Finanziaria chiede lacrime e sangue, le regioni ed i comuni continuano a darsi al turismo politico, rigorosamente a spese del contribuente. …Con quali ritorni in termini economici? Zero. …Turistici? Zero. …D’immagine? Da spreconi. Quanto si può arrivare a sprecare all’incirca in un anno? Una cifra da capogiro! Appunto: sembrerebbe pari ad un budget di una nazione in via di sviluppo. Questo spreco è un dato significativo se comparato al debito pubblico nazionale. …Questo cosa significa? Che, in circa 30-40 anni, eliminando questi sprechi, lo Stato potrebbe arrivare ad estinguere addirittura il debito pubblico, ed investire le risorse in attività e servizi utili e produttivi per tutta la collettività. I parlamentari eletti all`estero, se fossero disponibili, invece di spendere il loro tempo in sterili chiacchiere per difendere la loro parte politica, “uniti” (dentro il PIE) avrebbero potuto fare perlomeno, un’azione congiunta, presso tutte le 20 regioni italiane per convincerle ad utilizzare al meglio quei 2 miliardi e mezzo di denaro pubblico che annualmente sprecano. Sono tanti gli italiani all`estero che la pensano in questo modo:…ma perche` questi parlamentari eletti allestero non sono mai intervenuti a riguardo ? …A che cosa ci servono?– Ecco anche perche`insisto che il PIE e` assolutamente necessario, poiche` esso e` un “contenitore politico”, dove tutti possono confluire, per tutelare (perfettamente) gli interessi di tutti gli italiani all`estero.–Da questa montagna di soldi facilmente potrebbero essere reperiti qualche centinaio di milioni di euro che, aggiunti alle poche decine di milioni messi a disposizione dal Governo, potrebbero essere investiti (quindi con un ritorno finanziario) in azioni economiche all’estero sia a vantaggio dell’economia italiana che, conseguentemente, delle comunità italiane all’estero.

Istituti per il Commercio estero (I.C.E.)

A noi italiani all`estero risulta che solo la CPI effettivamente (10%) stia usufruendo dei benefici dell`ICE, ed il 90% del resto della popolazione non ne ha alcun vantaggio. Al 90% degli italiani “non e`facile” avvicinarsi alle strutture dell`ICE . …Cosi`, per esempio, sara` solo la CPI a gestire tutte le opportunita`commerciali dell`Expo di Milano del 2015, ..ed e` questo secondo voi normale ? Il 90% della popolazione e`completamente tagliato fuori da questi meccanismi commerciali e di crescita(…occorrono sempre sviluppare contatti –di servilismo –e “favori”, prima di accedervi). …Qualcuno potrebbe spiegarci del perche` ? Ordunque, noi dall`estero possiamo affermare che allo stesso modo come la gran parte dei cittadini in Italia sono ben lontani dall`aver contatti diretti nelle attivita sociali ed economiche e politiche del Paese; lo stesso sta avvenendo anche da noi all`estero. E' arrivato il momento di abbattere il muro di gomma che sia tutta la CPI, e sia gli intellettuali disonesti hanno creato ….rendendo impenetrabili ed irraggiungibili le Comunità Italiane all`Estero. Quindi, i parlamentari eletti all`estero non vogliono e non possono venire in aiuto alle esigenze reali dei cittadini. Il fatto reale, e`che questi parlamentari eletti all`estero, con i CGIE e Comites organizzano spessissimo festicciole, festini, ricevimenti, serata danzante, etc. (…alla faccia di chi paga le tasse) per le loro comunita “amalgamate”, e lo fanno solo per fini elettorali (ma,…con i soldi dei cittadini!), consapevoli del fatto che i cittadini all`estero si ricorderanno di loro nel periodo elettorale. …Vedete bene che i principi della meritocrazia (e della democrazia ) da parte di queste persone che pretendono di rappresentarci, non vengono mai applicati, neppure all`estero. Nessuno di questi rappresentanti all`estero ha realmente mai avuto a cuore il destino dei nostri italiani nel mondo. Al presente stanno solo esponendo un “brutale” silenzio nei confronti della CPI, e non intendono superare l`ostacolo della CPI:…e perche? La pura verita` e` che dietro questo ostacolo ci sono le autentiche regole della vera democrazia, e cioe` la trasparenza nella politica, la meritocrazia, e c` e` la fine del clientelismo (a spesa degli umili lavoratori),…e la CPI (con tutta la sua potenza) entrerebbe drammaticamente in crisi….Chissa` quante cose avrebbero da raccontarci questi parlamentari eletti all`estero !! …Niente, ..ci sorprenderebbe !

..Per i Partiti Politici Italiani (CPI) …non c`e` mai crisi !!

La crisi economica sta diventando l’occasione di una gran parlare. Sono settimane che i giornali e le televisioni strillano al disastro, a volte qualcuno passa ed invita all’ottimismo, ma nella realtà non cambia molto. In Italia, ora s’annuncia la recessione, …ma chi sta male oggi lo stava anche ieri, e chi ieri veleggiava continua a farlo. …Cos’è, allora, questa crisi? E`un`altra barzelleta all`italiana. Perche` ? La crisi finanziaria e` vero ci colpisce, …come a tutti (nel mondo), …ma noi stavamo male prima, …perché sono anni che l’Italia cresce meno degli altri Paesi, ….a causa d’arretratezze tutte interne, …di colpe tutte nostre, e di un debito pubblico mostruoso il cui peso, adesso, sarà insopportabile. La crisi è già arrivata, ha già colpito le banche ed il governo è intervenuto una volta, per garantire i depositi, ed interverrà una seconda, per garantire gli assetti proprietari. Dalle banche si trasferisce al sistema produttivo. Con meno soldi, con meno fluido vitale, le aziende rallentano o saltano, anche perché i venti di crisi deprimono i consumi. Ed ecco che la crisi finanziaria diventa crisi reale, diminuzione di ricchezza. Pero`,..e permettetemi un altro pero`:”per la CPI non c`e` mai crisi” ! Nonostante i durissimi tagli alle nostre risorse all`estero, i parlamentari ed i loro partiti, non perdono occasione per incrementare i loro tesori patrimoniali, personali e di gruppo. Infatti, il 12 Novembre è stato persino bocciato da tutta l'Assemblea Parlamentare , ad eccezione di Italia dei Valori che l'ha proposto, l` emendamento alla legge finanziaria che si prefiggeva di abolire il “doppio rimborso elettorale” ai partiti. Stiamo parlando di 300 milioni di euro; …mentre persino i minimi aumenti che sono stati negati, con questa legge finanziaria, ai pensionati al minimo ed ai morti di fame (sia in Italia che all`estero)! …Questi parlamentari eletti all`estero si sono comportati da autentici ipocriti. Quale migliore occasione per i nostri parlamentari per opporsi al Governo ed al Parlamento in questa circostanza?… Percio` che nobile gesto sarebbe stato trasferire almeno 1/2, oppure 1/3, o perlomeno 1/4 di questi 300 milioni di euro, sia alle scuole all`estero che ai nostri poveri connazionali sparsi per il mondo ? Niente, assolutamente niente : solo “silenzio” da parte dei parlamentari eletti all`estero !! …Che schifezza politica !!.. A nome di migliaia e migliaia di italiani all`estero che soffrono terribilmente –per la malattia, per l`eta` e per la fame –, per colpa dell`inefficienza di questi parlamentari eletti all`estero, li condanno senza alcuna compassione. E` del tutto evidente che la loro sudditanza alle segreterie dei partiti rende questi parlamentari eletti all`estero,non solo privi di coraggio, ma soprattutto privi di sensibilita`, e cioe`senza umanita`. Percio`, e` ovvio che i cittadini onesti li condannano senza alcuna misericordia! …Percio` mi chiedo e vi domando cosa c`e` ne facciamo di questi tipi di parlamentari, …scarsamente onorevoli ? …Ma come puo` una classe politica che vive “totalmente fuori” dai parametri dell`etica e della trasparenza, offrire la sicurezza sociale ad un “popolo” ormai passivo e succube ed assueffato a tutto, e senza alcuna energia morale e civile ? …Percio` la Casta Politica Italiana (CPI), non puo` che scegliersi “elementi politici”, ai loro livelli ed al loro pari per rappresentarli all`estero (come questi parlamentari eletti all`estero ).

… E` necessaria con urgenza …una nuova Legge Elettorale !

E’ imperativo che l’ attuale legge elettorale italiana venga modificata radicalmente. Il voto e’ l’espressione massima del cittadino con il quale decreta il futuro del paese. L’ attuale legge elettorale non e’ scaturita per volonta’ del popolo ma e’ nata grazie ad un compromesso tra le forze politiche (la CPI). Scrive bene l`amico Giorgio Vettor, su questo giornale, in democrazia se il popolo non puo` scegliersi i suoi rappresentanti non c`e` democrazia. Con l' ultima legge elettorale, il Popolo Italiano e` stato persino privato del diritto di scegliersi i suoi rappresentanti, percio` i rappresentanti del Popolo vengono scelti dalla CPI, …quindi il Popolo Italiano e` stato “assolutamente privato” (ufficialmente) della Democrazia. Nel caso invece dei parlamentari eletti all`estero sono state le segreterie dei partiti che hanno scelto i loro rappresentanti –ma non gli italiani all`estero–. Persino le primarie del PD sono state una sceneggiata, perche` i nomi dellle persone che hanno vinto, si conoscevano anche prima dei risultati finali. Tale primarie sono state una autentica (triste) carnevalata.

Il Partito Italiani all`Estero (PIE) e` l`unica soluzione per l`Italia .
Noi del P.I.E. porteremo avanti una nuova cultura della politica a tutti gli italiani della terra (in Italia e all`estero). Abbiamo gia` preparato delle strategie sociali e politiche per iniziare a cambiare le abitudini agli italiani stessi; e cioe` imporremo da subito ed a tutti i livelli: (a) analisi seria (senza i soliti giochi di destra e di sinistra); (b) precisione, coerenza e logica del processo; in pratica evitando il teatro della commedia dell’arte politica..; (c) confronto fra il povero sistema Italia e i Paesi avanzati d’Europa che sanno gestirsi; (d) applicazione della trasparenza e della meritocrazia (con strumenti di controllo adeguati a tutti i livelli). Il P.I.E. nasce dal basso –da- cittadini –, non difende interessi precostituiti, non ha legami privileggiati con nessuno, non intende sfruttare i bisogni degli italiani all'estero per mandare gli amici in Parlamento; noi siamo il partito dell`”innovazione”, e per la “trasparenza” a tutti gli effetti.
Siamo un partito molto pragmatico (percio` organizzare il network mondiale, non ci impressiona), partito che non è ideologizzato, partito che cerca innanzitutto sempre di capire molto bene le vere esigenze degli italiani all'estero per poi elaborare, alcuni obiettivi ben precisi (“The Real Need” ). Una “buona e sana politica” per gli italiani all`estero, e` possibile solo …fuori dagli apparati delle “segreterie” dei partiti politici (CPI); e solo noi del “nuovo” P.I.E.,avremo la capacita` e “la trasparente volonta`” di realizzarla,– insieme e tutti insieme –, con tutti “gli italiani di buona volonta`” residenti in Italia e all`estero.
Se la “conoscenza” (con la “saggezza”) e` una condizione per essere eletto parlamentare per difendere gli interessi degli italiani all`estero, certamente puo` esercitarlo anche una persona che risiede nel territorio nazionale, che abbia la preparazione adatta. Come gia` detto tanta volte gli italiani in Italia e quelli all`estero sono una unica famiglia. Percio` e ` giusto dire che ognuno di noi (in Italia ed all`estero) è una risorsa per l'Italia. Tutta la comunità degli italici è una risorsa. Ciascuno di essi e tutti loro, ed insieme, potrebbero essere una infinita risorsa. Tutti ormai sono convinti che da questi parlamentari eletti all`estero non si otterra` niente di buono,…anzi ci aspettiamo di molto peggio !! …Haime`….persino loro ci hanno tradito !!
Noi del PIE—non ci arrendiamo –,poiche` abbiamo tanta energia,tanta capacità organizzativa, volontà, determinazione e vera sensibilità umana. Abbiamo quindi gli ingredienti per battere lo scetticismo rassegnato attuale, che é figlio della furbizia e dei fallimenti di una classe dirigente indegna, in cui l’Italia rischia di annegare.

In questo scritto penso di aver argomentato le ragioni per cui crediamo che i fallimenti delle istituzioni italiane all`estero, erano e sono stati pianificati dalla CPI, persino con il supporto e la cooperazione dei parlamentari eletti all`estero, perche` tutti questi 18 parlamentari, a loro volta –posizionandosi “al vertice” della CPI, formatasi all`estero –hanno “subordinato” la gran parte dei Comites, Patronati e quasi tutto il Mondo Associazionistico, ..e tutti i giornali per gli italiani all`estero: …vi ricorda qualcos` altro…. questo genere di “strategica” di pianificazione ?

Paesi efficaci e moderni stanno fondando il loro “patto sociale” sui seguenti valori: responsabilità, merito, impegno, correttezza, onestà, trasparenza, organizzazione razionale delle attività, collaborazione del cittadino al miglioramento della società tutta e del Paese tutto. In questi Paesi a differenza dell’ Italia, c’ é un’ alleanza fra stato (parlamentari) e cittadini, non un’ ignoranza reciproca. In pratica : se un cittadino (o, un parlamentare) fa qualcosa contro l’interesse della società, egli sarà indicato prontamente come “colpevole” (…e da condannare!). Peyrefitte, storico delle economie, sempre ci ricorda: “non c’é sviluppo e sottosviluppo, ci sono invece comportamenti che frenano e altri che promuovono lo sviluppo. Essi sono diversamente distribuiti in ogni popolo e cultura.” Noi del PIE siamo pronti a rigenerare e ricostruire “tutta” l`Italia.

Invito tutti gli Italiani all`estero ad aderire al PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO (PIE) .

Prof. Dr. Giovanni Monte, P.I.E. Giappone (Asia) )

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: