Amava le consulenze e si assentava a metà delle sedute dell’ Europarlamento! E poi quel fiuto per gli immobili a basso costo!
IL DEPUTATO DEL PD PRESENTA IN AULA ALLA CAMERA UNA INTERROGAZIONE URGENTE
Al Presidente del Consiglio
Per sapere, premesso che
Notizie di alcuni organi di stampa- in particolare L’Espresso- scrivono che il Ministro Brunetta, appena venticinquenne, entra nel dorato mondo dei consulenti (di cui oggi critica l'abuso). Viene nominato dall'allora ministro, Gianni De Michelis, coordinatore della commissione sul lavoro; poi diventa consigliere del Cnel; nel 1995 entra nella squadra che scrive il programma di Forza Italia e nel 1999 entra nel Parlamento europeo. Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'Espresso', in dieci anni la frequenza tocca il 57,9 per cento. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. “Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata”, spiegano i funzionari di Strasburgo. Il trend dell’on. Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l'incarico per fare il ministro firma l'elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia.
La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non brilla assolutamente: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le alcune interrogazioni scritte, che sono una prassi assai poco impegnativa in tutti i parlamenti nazionali.
Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per “denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento” degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare.
Ma c'è un settore, secondo quanto scrivono gli organi di informazione, nel quale Brunetta ha dimostrato fiuto e capacità: la ricerca di immobili a basso costo, dove ha messo a segno affari impossibili per i comuni mortali.
Tutto ciò premesso, si chiede di sapere se queste notizie sono fondate e veritiere; se lo fossero se non ritiene decisamente imbarazzante per il governo avere un ministro che mentre si distingue per l’acerrima guerra contro tutti i fannulloni, lo stesso risulterebbe essere inserito in questa categoria per i suoi tarscorsi impegni istituzionali. Il che pone il Governo in condizioni di scarsa credibilità nei confronti dei cittadini italiani.