Se un Comites o Ente all’ estero non porti frutti, non informi o tuteli il cittadino andrebbe abolito e non rinnovato
Il cavallino di Troia, ha sorpreso un po’ tutti. tanto è vero che in Svizzera un gruppo “indefinito e innominato “ di connazionali “scimmiottando “ l’ iniziativa, si è proposto di formare un “movimento” di opinione. Questo e’ quanto leggo su alcuni organi di stampa italiana all’estro rivolti ai cittadini italiani nel mondo. Considerando che sono stato il primo a lanciare un Movimento dei Cittadini Italiani nel Mondo, sento il dovere di espimere la mia al riguardo. Che ben vengano nuove associazioni, gruppi o “Movimenti” all’ estero ma che siano all’ ingegna della sinergia. Altrimenti ci troveremo con una miriade di gruppi, gruppettini, neo-bloggers e quant’altri succhiati ancora una volta dai partiti maggiori. Chi si illude che l’” antipolitica “ non faccia politica sbaglia di grosso. Il fenomeno Grillo “ l’ antipolitica par eccellenza “ e’ andato a discapito dell’ antipolitica costruttiva. Ha contribuito nuovamente all’ ascesa al potere del Cavaliere. Una cattiva pubblicita’ spesso, anzi molto spesso, si tramuta in buona pubblicita’. Qualcuno disse una volta non ricordo chi: “ se qualcuno parla male di me vuol dire che conto”. Ho voluto riaprire questa parentesi, sopratutto per il fatto che ultimamente si inizia finalmente a parlare del nuovo, di innovazioni, di un partito italiani all’ estero, che vada aldila’ della logica della politita o malapolitica a noi conosciuta da decenni Se vogliamo realmente che all’ estero cambino le cose dobbiamo stringerci in un accorato inno alla sinergia e non camminnare da soli.. Se all’ estero oggi ci troviamo ancora isolati dal resto della Madre Patria e’ dovuto al fatto che associazioni, enti e istituzioni, inclusa la stampa in passato ci sono lasciati influenzare dalla politita nazionale. In primis l’assistenzialismo ! Siamo nell’ era della informatizzazione e molti enti, Comites e stampa cartacea che in passato hanno “ padroneggiato” sperperando fondi statali oggi possono essere mandati in pensione. Il rinnovo dei Comites anunciato dal governo dovrebbe avere come base, l’ efficienza. Se un comites o ente all’ estero non porta frutti, non informa e tutela il cittadino, va abolito e non rinnovato. La domanda che vorrei porre a tutti e’ la seguente: “ quanti Comites sparsi per il mondo oggi producono frutti? “ Occorono da parte dell’ individuo e l’ associato all’ estero delle proposte costruttive da presentare agli elletti all’ estero e qui subentra il teorema : “ una cattiva pubblicita’ spesso anzi molto spesso si tramuta in buona pubblicita’”. Adesso, spezzando un lancia a favore degli eletti all’ estero ( conscio che verro’ bacchettato da qualcuno, foese applaudito da qualche parlamentare o peggio ignorato ) “facciamo tutti un mea culpa” da tre anni dal loro inserimento, quanti degli enti sopraindicati hanno proposto o interrogato loro ? Siamo tutti d’accordo che le circosrizioni estere andrebbero abolite ora e subito, ma nel frattempo dobbiamo tutti mobilitarci e non soltanto con le critiche spicciole all’ uno o a l’altro parlamentare a stimolare in loro interessi rivolti alle comunita’ italiane all’ estero. Questa mia breve e semplice analisi fara’ storcere il muso ma nasce da una presa di coscenza e non da dettami politici.