(Leonardo Donofrio)Il Congresso Regionale lombardo del Ps ha eletto , al termine di due giorni di dibattito gli organismi dirigenti ( 25 e 26 ottobre 2008).
La platea dei delegati ( 199 provenienti dalle 12 federazioni lombarde, in rappresentanza di circa 2000 iscritti e votanti – su circa 4500 iscritti totali) è stata trasformata in Assemblea Regionale del Ps e si riunirà nei prossimi giorni per eleggere Direzione ed altri organismi dirigenti e per la discussione sullo Statuto.
Segretaria regionale è stata eletta la compagna Valentina Morelli , 28 anni, della Federazione di Monza e proveniente dalle fila della Fgs , la cui candidatura è stata presentata da sette segretari di Federazione ( su 12) , da 3 membri della Direzione Nazionale( sui 6 lombardi) e da numerosi altri compagni amministratori e dirigenti di Partito , con la presentazione di un documento politico (vedi allegato) che rimarca i caratteri di autonomia del Ps ed indica alcuni obiettivi politici di breve . Tra le firme tutti i compagni che hanno sostenuto la mozione “Prima la Politica” al Congresso nazionale del Partito , ma anche molti altri che avevano sostenuto le altre mozioni , nonchè altri ancora eletti sulla base di documenti locali. L'elezione è stata a scrutinio segreto ed ha visto in votazione anche una candidatura , presentata nell'ultimo scorcio possibile di tempo congressuale, dopo che a lungo la candidatura Morelli era sembrata essere l'unica, del segretario della Federazione di Cremona Federico Parea , presentato esclusivamente da compagni che avevano sostenuto la mozione denominata 3 all'ultimo Congresso nazionale: nell'urna, Valentina ha ottenuto 93 voti , mentre Federico ne ha avuti 67 .
La segretaria eletta, confermando quanto già emerso nel dibattito , ha confermato l'intenzione di dare vita ad una gestione unitaria del Partito , coinvolgendo tutte le anime e le Federazioni del Partito , preannunciando la proposta di una segreteria unitaria all'Assemblea Regionale.
Nel dibattito si è registrata la curiosa posizione di una gran parte dei delegati di Brescia che , non appena è stata presentata la candidatura di Parea (pochi minuti prima del limite di apertura della votazione finale) si sono affrettati a chiedere a gran voce il ritiro delle due candidature “contrapposte” per generare una candidatura diversa unica ed unitaria, che peraltro il documento del congresso di Brescia identificava in un “bresciano” , forse come riconoscimento per il fatto di non aver celebrato il congresso provinciale prima del Congresso nazionale e non aver inviato i delegati allo stesso , pur di evitare di far sapere con chiarezza quale fosse il convincimento dei dirigenti bresciani in quella occasione. Mentre i compagni che avevano presentato la candidatura di Parea si dichiaravano immediatamente disponibili al ritiro della stessa ( il foglio con le firme era del resto ancora fresco di inchiostro ed era appena giunto nella mani della Presidenza dell'assemblea ) non arrivava analoga disponibilità da parte di chi aveva sottoposto al dibattito con chiarezza le proprie proposte come previsto e fin dall'inizio del dibattito e non in zona Cesarini , sottoponendo la candidatura di Valentina Morelli al giudizio ed all'analisi di oltre dieci ore di interventi,non tutti improntati al fair play.
Con una conoscenza insospettata del regolamento congressuale da parte di chi ha eletto , in piena coscienza, e senza particolari scrupoli procedurali il segretario provinciale di Brescia in maniera platealmente nulla per incompatibilità ( il compagno Dionigi Guindani è l'unico consigliere regionale eletto in Lombardia e pertanto l'unico iscritto , su oltre 900 a Brescia , in condizioni di incompatibilità chiara: ma, accidenti, deve essere stato impossibile individuare qualche compagno in grado di svolgere tale compito), gli stessi delegati di Brescia annunciavano l'intenzione di votare scheda bianca non per evitare la scelta,ma per impedire la validità della votazione con un incredibile cavillo : nelle pieghe del regolamento è stata scovata l'indicazione di validità dell'elezione a segretario con almeno il 50% dei voti espressi per non andare al ballottaggio tra due candidati . Come tutti capiscono , tale norma è stata introdotta per il caso di presentazione di almeno tre candidati ,per ridurre i contendenti a due e non ha alcun significato quando i candidati sono solo due fin dall'inizio : l'astuzia ,degna certamente di miglior causa, consisteva nell'impedire l'elezione di alcuno e mandare nuovamente per aria il Congresso regionale lombardo , dal momento che la maggior parte dei delegati aveva lasciato l'aula dopo aver votato e comunque la sala doveva essere lasciata perchè impegnata per altra manifestazione pubblica .
Pensiamo che il risultato finale che ha visto una chiara affermazione di Valentina Morelli , comunque con il 50% dei votanti ( che sono stati 186) , con una ordinata e tranquilla votazione ed il clima tuttaltro che di drammatica spaccatura ovvero di positivo desiderio di unità di gestione che potrà essere raggiunta già dalla prima riunione dell'Assemblea, debba essere sufficiente a spingere chiunque a guardare avanti ed ad evitare altre invenzioni di utilità per lo meno dubbia.(nota redatta da Franco D'Alfonso)