Capitalismo Italiano
“Il Mondo” venerdì 24 ottobre 2008 Dallo scooter all’aviazione? La grande sfida di un capitalista italiano doc
Easy rider Colaninno. Per l’imprenditore mantovano è un periodo col pedale sull’acceleratore: non solo sul fronte sportivo, con l’ultima vittoria della Gilera nella categoria 250, che porta a dodici i titoli mondiali accaparrati negli ultimi tre anni dai marchi della galassia Piaggio. Per il gruppo di Pontedera è anche il momento di prestigiosi riconoscimenti commerciali: come l’appalto di fornitura delle bike alla Polizia di Berlino, che ha scelto non una Bmw ma una italianissima Guzzi (marchio da tempo nell’orbita Piaggio) per la sua stradale. E anche sul fronte d’oltreoceano, non mancano i successi: un po’ perché le due ruote sono sempre più trendy, un po’ perché la benzina alle stelle e la crisi economica stanno facendo cambiare abitudini ai guidatori yankee, le vendite negli Usa di moto e scooter targati Piaggio hanno fatto l’en plein, con vendite cresciute dell'81,1% nei primi otto mesi dell’anno, e una quota di mercato più che raddoppiata in tre anni. Insomma, continua il momento d’oro per uno dei (pochissimi) capitalisti italiani che sanno rischiare, il quale non solo resta concentrato sul core business motociclistico (smentendo le voci di un possibile disimpegno dalla Piaggio), ma anzi va avanti nella sfida tutta nuova di Alitalia, confermando la sua nomea di appassionato “aggiustatore di giocattoli rotti”. E dallo scooter all’aviazione, il percorso è meno strano di quanto si pensi. Fu proprio a partire da un motore d’aereo, infatti, che nel 1945 Enrico Piaggio e Corradino d’Ascanio crearono uno dei simboli della ricostruzione industriale italiana, la Vespa. Speriamo che il miracolo – al contrario – si ripeta anche questa volta.(Terza Repubblica)