Mentre fra gli italiani all’estero esplode la protesta contro i tagli del Governo Berlusconi ai nostri capitoli di spesa, gia’ modesti e percentualmente insignificanti rispetto al Bilancio dello Stato, il nostro Senatore Basilio Giordano: “cerca il confronto e il dialogo, ma condivide le ragioni di una linea economica tesa a drasticamente ridurre il nostro abnorme deficit pubblico” come dichiara nel suo comunicato stampa del 20 ottobre.
Arriva un po’ tardi al confronto e al dialogo, il nostro Senatore, che avrebbe dovuto intervenire con il governo che sostiene e ammira nella fase pre-decisionale della bella botta che ci ha ridotto del 50% di media i contributi e che rischia di far saltare anche istituzioni come il Comites e il Cgie!
I cavalli sono gia’ scappati dalla stalla e tutto il nostro mondo di italiani all’estero, che dovrebbe essere anche il suo, dal 2009 sara’ penalizzato!
“Il mio lavoro al senato, vi assicuro che precede bene e ormai mi sono abituato alla nuova realta’ quotidiana, quella parlamentare”, dichiarava all’inaugurazione della sede del Pdl a Monteal pochi giorni fa’, ma non accenno’ al fatto che il suo ruolo era a difesa dei legittimi (e modesti) wants and needs delle nostre comunita’ e non quello delle necessita’ di bilancio di un governo che taglia fondi a noi come all’istruzione, ma promette d’intervenire a sostegno del sistema bancario!
Ha aspettato che due parlamentari esteri del PD Bucchino e Fedi segnalassero i numeri della debacle sui nostri capitoli di spesa e che la protesta di diffondesse in tutto il mondo della politica e dell’associazionismo, per rendersi conto che sta’ crollando il voto estero perche’ il suo partito lo vuole eliminare.
Spero che a Roma si dia veramente da fare e faccia fronte comune con i suoi colleghi del Pdl contro questo offensivo atteggiamento del governo che tradisce tutte le promesse (anche sue) in campagna elettorale (ricordate la famosa “Lettera agli italiani all’estero” di Berlusconi con un lungo elenco di promesse? Che farsa!)
Il momento e’ difficile e il nostro unico senatore deve dimostrare con risultati concreti che la sua fedelta’ e’ per il mandato che gli italiani del nord e centro America gli hanno dato eleggendolo al Parlamento e non a un partito che ha cominciato a demolire quello che e’ stato conquistato dopo sessant’anni di oblio con la legge Tremaglia che ci ha riportato politicamente nella nostra Madre Patria.
L'UDC combattera' contro i tagli ai nostri capitoli e sara' sempre in prima linea a difendere i nostri connazionali che hanno diritto di far parte del Sistema Italia per tutti i contributi che hanno donato all'Italia con i loro sacrifici in terra straniera, senza pretendere una qualsiasi contropartita se non il rispetto e la considerazione del nostro valore, che il Governo Berlusconi e il Parlamento di maggioranza azzurra vogliono annullare!
Massimo Seracini
UDC Nord e Centro America
San Diego, California USA
21 Ottobre 2008