AVVOCATO E COMMERCIALISTA NON SOLO
Secondo quanto affermato dal presidente, l’economista Pecoraro, l'obiettivo principale dell’Associazione ' sara' il raggiungimento della copertura su tutto il territorio nazionale e, dei maggiori centri Europei, di delegazioni ed agenzie di conciliazioni specializzate.
Obiettivamente, ci sono oggi ancora difficoltà enormi nel quotidiano, in tema di di Giustizia, a causa di una congrua assenza dei cancellieri, sia di quelli che seguono le udienze che di quelli che dirigono i vari settori di cancelleria, sostituiti spesso dai vertici del settore, una carenza di personale negli uffici giudiziari di circa 80% per cento, ovvero di dieci unità ve ne sono soltanto due…»;
Dunque, l’istituto della conciliazione rappresenta un servizio di grande rilevanza sociale che punta a dare un concreto sostegno a chi ha a che fare con la giustizia civile, ma alcune volte anche penale. Il Ministro della Giustizia , Angelino Alfano, che ben conosce queste cose -, in occasione della V settimana di Conciliazione, nel mentre si augura la rapida approvazione da parte del Senato del disegno di legge delega in materia di conciliazione e mediazione, dall’altro non ha potuto fare a meno di dire che il provvedimento “ha l'ambizioso obiettivo di radicare una nuova cultura della risoluzione delle controversie fondata su un metodo non conflittuale di composizione delle liti. La mediazione è considerata, infatti, un autentico percorso parallelo, snello, rapido, attivabile dalle parti, davanti ad organismi di conciliazione professionali e indipendenti. Senza precludere l'accesso alla giustizia dei tribunali, la procedura ridisegnata nel Ddl di delega si propone come un credibile strumento di deflazione e deformalizzazione delle liti, anche in virtù di alcune misure complementari di incentivo, quali le agevolazioni fiscali per le parti che accederanno alla concilizione, l'introduzione di sanzioni processuali per chi rifiuti proposte di conciliazioni che poi esattamente corrispondano all'esito del processo ordinario.
Grazie a questo progetto – sottolinea Pecoraro – raggiungiamo un obiettivo di civiltà, in quanto permetteremo a tutte le persone di trovare sotto casa un’agenzia di conciliazione o una delegazione, alla quale rivolgersi prima di attivare un giudizio avanti alle magistrature ordinarie. Avvocati e commercialisti non solo ma anche conciliatori specializzati, imparziali, neutrali con l’obbligo della riservatezza e sotto vigilanza del Ministero della Giustizia. La consulenza agli sportelli della conciliazione presso le delegazioni o le agenzie è gratuita. A garanzia dell’efficacia e dell’efficienza del servizio, non si può non tener conto che nel corso degli ultimi anni sono circa 50 mila le conciliazioni gestite da conciliatori di base o specializzati e che il,valore medio delle conciliazioni si aggira oggi sui 30.000 euro. Secondo una graduatoria di enti preposti alla conciliazione il Mezzogiorno, occupa il primo posto come area nella quale la conciliazione si diffonde in modo maggiore, tanto che rispetto al primo semestre 2007 le conciliazioni gestite tra gennaio e giugno 2008 sono addirittura raddoppiate. Complessivamente, il Sud Italia mette infatti a segno un più 113% delle conciliazioni rispetto ai primi sei mesi dell'anno scorso, seguito dal Centro (più 77,5%) e dal Nord Ovest (più 30,4%). In calo nel Nord Est (meno 3%). A livello territoriale, la Campania vince il primato della regione più “conciliante” con 4.190 conciliazioni e Napoli, Caserta e Salerno ai primi tre posti della graduatoria provinciale.
Le previsioni per il 2009, afferma Pecoraro, se, sarà varato il disegno di legge delega in materia di conciliazione e mediazione dovrebbero aumentare di circa 600 mila unità come minimo, equilibrate su tutto il territorio Nazionale. La conciliazione, almeno quella prevista dall’articolo 1 del D. Leg.vo n. 5/2003 , ma, anche quella che entrerà in vigore prossimamente e che riguarda tutte le controversie in materia civile e commerciale, è svolta da “organismi professionali indipendenti”, vigilati dal ministero della Giustizia. In particolare, è da tener conto che, _con la conciliazione obbligatoria in materia civile e commerciale, arriva anche una penalizzazione verso coloro che sceglieranno comunque di procedere tramite la magistratura ordinaria a fronte di una soluzione, conciliativa vantaggiosa. Il giudice, infatti, che al termine di un “normale” processo si trovi davanti ad un provvedimento che “corrisponda interamente al contenuto dell'accordo proposto in sede di procedimento di conciliazione”, potrà non solo escludere la ripetizione delle spese sostenute dal vincitore che ha rifiutato l'accordo” ma anzi potrà condannarlo a rimborsare le spese “sostenute dal soccombente”._ In questa ottica il conciliatore specializzato, fa sì che le parti, lavorano insieme per risolvere i loro problemi, dove non ci saranno né “vincitore” nè “vinto”.
Per l'occasione. L’ A.N.PA.R. sta predisponendo un “Vademecum del Conciliatore” utile sia ai cittadini che ai professionisti.
Ufficiostampa A.N.P.A.R.
N.IANNONE