PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO : IL MOMENTO E` ARRIVATO !

di Giovanni Monte, Giappone (Asia)

Ringrazio innanzittutto l`amico Salvatore Viglia che mi ha comunicato l`iniziativa. Permettetemi di contribuire e fare alcune riflessioni sul nuovo PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO.

Sono daccordo con il direttore quando afferma che la volontà di dare dignità alle nostre comunità all’estero da parte del Governo e del Parlamento Italiano non c’è. L`avventura per la rivendicazione dei nostri “diritti” sembra arrivata a capolinea. Egli dal momento che ha seguito e che segue da vicino, l’evolversi e le conseguenza dell’entrata in Parlamento dei deputati eletti all’Estero, una volta appurata la loro totale impotenza, ha fatto a tutti noi la sua onesta proposta, di mettersi a nostra disposizione per formare il PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO ,affermando da subito che non ha nessuna intenzione di formare un suo partito.

Riconosciamo innanzittutto che il direttore non ha avuto la presunzione di esporre già un suo programma politico. Infatti i programmi si propongono, si discutono, si codificano, si accettano e poi si stilano nero su bianco con la partecipazione di tutti. Comunque il programma, certamente, potra` essere compilato rispettando in maniera molto precisa tutte le esigenze degli Italiani all`Estero, però dalla base e non dai vertici.

Purtroppo (…e aggiungo anche, “ovviamente”), al presente, il punto debole dell`iniziativa del direttore e` che non accenna minimamente ad un “Programma Politico” e allo “Statuto”. Essendo questi, pilastri fondamentali e strategici, se non si provvedera` subito a prepararli ci si potrebbe smarrire ancora una volta e perdere anche questo treno, perche`ci sarebbe anche il rischio reale che l`iniziativa (…realizzabile al presente) muoia nel nascere….Pero` nel futuro, (..se non si realizzerebbe adesso) io non ho alcun dubbio che il PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO diventera` e sara` una realta` concreta, perche` altri Italiani (quelli autentici) lo costruiranno certamente. Non solo, ma la mia visione e` che avremo in Italia, nel futuro, persino un Ministero per gli Italiani all`Estero.

E` imperativo che il nascente PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO dovrebbe avere sia alla base che ai vertici dell`organizzazione severissimi elementi di controllo, in modo da esercitare “le regole di trasparenza” e di poter sviluppare e instaurare anche nel mondo italico “ le regole della meritocrazia” (..finalmente, e sarebbe ora!).

Realisticamente, anche dalla mia esperienza con gli italiani all`estero, noi abbiamo bisogno di un coordinamento in Italia. Attenzione pero`, per coordinamento intendo solo un sistema “strutturale ed informatico”, mentre, naturalmente, tutte le decisioni saranno prese “dalla base” degli italiani all`estero e/o dai loro rappresentanti. Gli Italiani all`Estero (“i veri italiani”) non possono accettare di avere “un padre padrone” –chiunque esso sia- (che li manipoli a suo piacimento) dall`Italia: cio` e` impensabile!

Tutti gli italiani all`estero, attivi socialmente e politicamente, sanno bene che una gran parte degli Italiani all’Estero è letteralmente fuori dal circuito di informazione (..percio` questi cittadini bisogna informarli bene), e costoro avendo un approccio alla partecipazione politica spesso infantile vengono imbambolati da chi ha piu` potere nel periodo elettorale; un’altra buona percentuale si disinteressa del tutto dei fatti italiani (percio` questi cittadini bisogna invogliarli a partecipare); un’altra parte è quella dirigenziale ( che si applicano nella politica) che, nel bene e nel male, si interessa ad organizzare incontri ( …e scontri), Comites e via discorrendo.

Ricollegandomi alle discussioni recenti avute con tanti miei amici in Asia e nel Mondo, Loro stessi rispettando la mia scelta di aderire da subito all`iniziativa di Salvatore Viglia, confidenzialmente mi hanno gia` confermato, tra alcune positivita` anche riscontri diversi, come per esempio: (1) vogliono aspettare a vedere un “preciso” Programma Politico ed uno Statuto chiaro, prima di dare la loro adesione, (2) “non capiscono” ancora bene la funzione del coordinamento in Italia e si domandano se il direttore sarebbe in grado di farlo, (3) “hanno paura” che questo Progetto Politico non sia adatto alle loro necessita`, e (4) “vorrebbero ancora rifletterci” un po` prima di decidere. E` importante riflettere su questi quattro punti.

Al presente l` iniziativa di Salvatore Viglia e` conosciuta immagino solo dal 0.1% degli Italiani all`Estero, cioe` solo da “chi” e` attento e da chi ha la passione sociale e politica. La “casta politica” Italiana sara` contraria al progetto, ovviamente. Percio` l`iniziativa dovra` essere accompagnata da una opportuna strategia di comunicazione (TV, radio, giornali, convegni, congressi, etc..) e soprattutto “testimonianze”. Gli italiani all`Estero sono molto sfiduciati della politica italiana e le numerose “testimoniane” che saremo in grado di presentare, farebbero le grandi differenze tra noi e la “casta politica”. Certamente, e` verissimo che se maggior consenso di iscritti si avrebbe fin da ora, meglio sarebbe; pero` al momento e` soprattutto la “qualita” (per la preparazione del Programma e Statuto “ da proporre ai cittadini) che e` importante veramente, non tanto la quantita`. Dopo che il “Partito Politico” (con il proprio Programma e Statuto ) decollera` nei cinque continenti, abbiamo la certezza che “un fiume di gente” italiana si unira` a noi, perche` il nascente “PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO ” dara` a tutti gli Italiani all`Estero la possibilita` concreta a ciascuno di noi di prendere in mano “il proprio futuro”, “il proprio destino”, senza dover entrare negli intrallazzi viziosi ed arroganti delle segreterie dei partiti. Questo nascente “PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO ” e` l`unica via positiva, io penso.

Era compito nostro, di noi che viviamo all`Estero e che rappresentiamo “la base” degli Italiani all`Estero, far conosce i vari problemi a tutti gli Italiani all`Estero. Per cui davanti al fallimento della politica italiana (in Italia e all`Estero), noi individui e comunita` dell`Estero dobbiamo rafforzarci ed organizzarci come un vero e proprio “Partito Politico”. E` insensato ed inutile continuare a perdere tempo con questi parlamentari eletti all`Estero, con i Comites, etcc. Questa non e` antipolitica, ma e` politica autentica e pragmatica che risolvera` le nostre problematiche.

Ben sappiamo che in Italia le “fondamenta” della convivenza civile ed i minimi parametri di “trasparenza civile e politica” sono state “inibite” con cattiveria dalla “casta politica”, e hai cittadini Italiani non e` piu` concesso “sapere” la realta socio-politica-economica della “loro” vita quotidiana. Percio` poiche non esistono le “regole”, ogni giorno vince sempre il piu` forte ed il piu` arrogante, e la “meritocrazia” ormai non fa piu` parte del dizionario italiano. La “casta politica” ha ormai ridotto il Bel Paese ad una “struttura medioevale” dove il 10% dei benestanti & governanti (supportate da leggi at persona/e) controllano il 90% dei cittadini che sono diventati ormai loro sudditi. Di conseguenza non essendoci in Italia una democrazia vera, il regime della sinistra ed il regime della destra si alternano a vicenda, utilizzando il “controllo” e la “manipolazione” dell`informazione, per distruggere e fagocitare la gran parte del patrimonio (umano) italiano, senza che i cittadini possano dire e fare concretamente niente in risposta: e` davvero incredibile, burlesco (le corse ..alle “piazze”) e il tutto paranoico e pazzesco.

Tutto cio` e` stato possibile, ovviamente, perche` in Italia non esiste una opposizione politica (reale): grande e e ben calcolata diabolica anomalia !.E` vero che con questa legge elettorale (fortemente desiderata) vengono eletti all`Estero perlomeno 18 persone, ma e` anche vero purtroppo che costoro che sono stati “selezionati” e “preconfezionati” dalle segreterie dei partiti italiani sono inutili perche` impotenti. Pero` e` anche vero che se i parlamentari eletti all`Estero fossero stati scelti realmente dalla “base” dei cittadini all`Estero certamente questi “parlamentari” avrebbero potuto offrire un maggior contributo per noi all`Estero, poiche `avrebbero avuto un “piu` forte e solido peso specifico” e di conseguenza la loro voce sarebbe ben ascoltata nelle aule parlamentari, e non ignorati come avviene al presente.

A nostro parere, nella situazione attuale, questi parlamentarii eletti all`estero dovrebbero dimettersi da parlamentari, perche` la loro presenza e` inutile (per gli interessi degli Italiani all`Estero). Faccendo cio`, con le loro dimissioni in massa (…che non farebbero mai, per mancanza di dignita`, ..non sono mica Franca Rame-Lei si che ci ha dato un esempio “etico”-), il Governo e il Parlamento avrebbero certamente qualcosa su cui veramente e seriamente dover “riflettere”. Il voto all`Estero (con i nostri diritti) e` stata “una conquista” che non dovra` piu` essere cancellata.

La classe politica italiana e` decisamente indifferente al “bene comune” del popolo italiano e per il suo “progresso” totale, ed i cittadini di buona volonta (soprattutto coloro che risiedono all`estero) dovrebbero fare qualcosa di significativo, in modo davvero intelligente e democratico, per controbattere. E certamente, oggi noi possiamo capovolgere il tutto formando il PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO, e questa e` l`unica possibilita` che abbiamo di incidere sulle Istituzioni.

Ecco perche il messaggio di Salvatore Viglia e` stimolante e particolarmente “innovativo”: perche` Egli con la sua “esperienza nel campo” si rende disponibile a coordinare ed aiutare noi Italiani all`Estero a formarci e a costruirci come “Partito Politico”, fuori dalle meschinita` delle segreterie degli ormai “indecenti” partiti politici italiani. Capisco che la maggior parte degli italiani all`estero sentendo questa nuova “innovazione” del direttore rimangono un po` perplessi perche` per alcuni di loro, il loro agire politico (tradizionale) segue la vecchia logica del far politica, perche` antepongono l'interesse dal dove e del chi al cosa. Per tale motivo occorre pubblicizzare al massimo, in tutti i modi, questo nuovo progetto politico e spiegarlo con calma con tutti i dettagli, a tutti gli Italiani della terra.

E' chiaro che solo i cittadini italiani all`estero sono gli obiettivi principali di riferimento del PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO. Infatti, nella propulsiva energia del progetto medesimo, il concetto e il principio fondamentale sono le “competenze” le “attitudini” degli Italiani all`Estero, i quali rappresentano i requisiti necessari ed indispensabili a che il “coordinamento dei progetti” sfoci nella concretezza della realizzazione del “bene comune” di tutti gli Italiani all`Estero. Condivido percio` quanto afferma il direttore, che nel contesto globale del nostro vivere quotidiano, “questa forma mentis di politica tradizionale” che la storia ci ha insegnato è stata superata con la globalizzazione, e che questa e` effettivamente il primo freno a mano tirato dell'innovazione e della disponibilità.

Percio` e` giusto dire che, fare il nuovo “PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO” significa soprattutto uscire dall`ombra e dal silenzio per la maggior parte degli italiani all`estero. Il “PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO” e` una casa aperta a tutte le persone di buona volonta`.Occorre percio` proporsi a tutti gli italiani del mondo con un progetto complessivo di ampia portata innovatrice, cioe` “concentrandoci” sulle problematiche degli Italiani all`Estero, dovremmo cercare di “innovare” con tutte le nostre forze il mondo che ci circonda e che ci permette di lavorare, di studiare, di amare e di vivere, sia dal punto di vista politico, economico, culturale, ambientale e per la pace nel mondo.

Dobbiamo essere orgogliosi della nostra iniziativa, contenti di voler affrontare questa grande e stimolante sfida, e di questa passione ritrovata, per rispondere alla domanda di “nuova e buona politica”. Non dobbiamo aver paura di niente e di nessuno e non possiamo percio`aver paura di nascondere le nostre differenze; ora, però si tratta anche di fare il passo decisivo, e questo passo richiede più chiarezza, coraggio e azione concreta. Farsi paladini della “buona politica” è prima di tutto assunzione di responsabilità: è dire dei sì e dei no.
Il mio grande desiderio (I have a dream ! ) e` di far parte di un PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO di partecipanti e non di semplici aderenti. Ben attento ai problemi della societa` del mondo, e non burocratico.Abbia a cuore il solo interesse del bene degli Italiani all`Estero. Un Partito associativo, pluralista ed unitario( nel senso che ricerchi quotidianamente il bene comune). Un Partito dell`autonomia e non del collateralismo. Un Partito che proponga le primarie “annualmente” in qualsiasi Paese del Mondo. Un “Partito” in cui l`etica e la “trasparenza” siano un “valore” da rispettare ed a cui tutti noi dobbiamo sottomettersi. Un “Partito” che proclami senza dubbio che tutti i cittadini devono essere uguali davanti alla legge.Un Partito in cui soprattutto le persone che sono ai vertici debbano dar conto in qualsiasi momento di qualsiasi loro azione.Un Partito della legalita` e della meritocrazia interna. Un Partito ovviamente a vocazione internazionale, ma anche a vocazione di Governo, perche` dovrebbe essere capace di assumersi e di affrontare in prima persona in modo concreto anche le responsabilita` di Governo, quando i cittadini glielo chiederanno. Un esemplare PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO puo` persino con il suo esempio, indirettamente, “contribuire a migliorare” la qualita` degli attuali partiti italiani.
Non avendo dubbi che esistono tante persone italiane oneste per il mondo, sono certo che esiste una grande energia da utilizzare ed un forte desiderio di partecipazione politica da parte “della base” dei nostri connazionali residenti all`Estero; percio`sono piu`che convinto che bisogna focalizzare la nostra attenzione da subito, su alcuni punti “strategici” che favoriscano l'aggregazione di tutti noi (“la base”), che siamo veramente la vera “forza” degli italiani all`Estero.

Ebbene questo e` un momento storico per l`Emigrazione Italiana. Questo PARTITO ITALIANI ALL`ESTERO che riunira` il meglio delle culture politiche e riformatrici degli Italiani all`Estero, sta nascendo e deve crescere in modo vigoroso, per il miglioramento e il progresso degli Italiani all`Estero e dell`Italia. Dunque organizziamoci, e con il supporto di tutti e insieme a tutti, avremo anche noi “una voce”, perche riusciremo a rappresentarci con onore al Parlamento. Coraggio, prendiamo il nostro destino con le mani e portiamolo in Parlamento.

Questo articolo e` stato scritto in collaborazione con Franco Mantino dell`Australia, che e` stato candidato al Senato alle ultime elezioni politiche nella lista della Sinistra Arcobaleno.

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