Vado via dall’Italia: un figlio in meno?

E’ con infinita tristezza ma anche infinita comprensione, che apprendo ora: Roberto Saviano se ne andrà dall’Italia. Vorrei essere smentita. (Questo è un link, dove lui e altri dicono…: http://tv.repubblica.it/copertina/saviano-strategia-del-terrore/25170?)
Solo ieri scrivevo che Roberto rappresenta per me, il figlio che nessuna madre vorrebbe avere, certa di perderlo. Non è un viaggio che te lo porta lontano, alla ricerca di lavoro, un periodo di riflessione, una borsa di studio o gonfia di speranze e delusioni, con cui ogni compagna o madre, e mi esprimo da donna, dovrebbe solidarizzare e invitare a sperimentare. E’ un figlio amato, un compagno giovanissimo che ci ha indicato la strada della denuncia, coinvolgendoci per sempre, ad aprire gli occhi, sull’Italia, la mafia, il potere, la violenza. Ha dato e continuerà a dare e mentre scrivo sento i pareri…”dovrebbe scrivere d’altro, non solo di camorra, lo saprebbe fare benissimo…”. Lui no, questo sapeva e voleva fare e l’ha fatto ma rimane anche il suo sorriso, lo sguardo sempre più febbrile e i suoi dubbi: “Ne valeva la pena?”
Rimarrà fermo, dovunque egli sia, come una pietra miliare, un bastone da viandante affondato nel fango , a mostrare una via, come se non fosse partito: verba volant, scripta manent. Siamo con te, ovunque tu sia, con amore e gratitudine.

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