On. Antonio Di Pietro
Gli arresti effettuati a Palermo confermano quanto da tempo denunciato da Leoluca Orlando, con esposti formali per le irregolarità intervenute durante lo svolgimento di operazioni elettorali e in sede di spoglio. I brogli elettorali a Palermo sono stati anche oggetto di denuncia da parte di un comitato spontaneo di giuristi e di cittadini che, a suo tempo, aveva rivolto anche un appello al Capo dello Stato in visita a Palermo.
Dopo l'arresto di due presidenti di seggio nei mesi scorsi, adesso la magistratura ha disposto altri quattro provvedimenti a carico di esponenti di liste a sostegno del candidato del Pdl a sindaco.
Esprimo tutta la mia solidarietà a Leoluca Orlando, vittima di un sistema corrotto nel quale, accanto a voti comprati e a voti estorti, si accompagna un fenomeno vistoso e intollerabile di voti manipolati nei seggi. Mentre si attende che la magistratura amministrativa decida in ordine al ricorso presentato da Orlando per l'annullamento delle elezioni, sono certo che i giudici e le forze dell'ordine sapranno, nei casi già evidenziati e in ogni ulteriore caso oggetto di denuncia, verificare la fondatezza delle denunce.
Ciò che è emerso nelle elezioni amministrative di Palermo è una sommatoria di voti estorti e comprati, ma anche una macroscopica irregolare organizzazione della procedura elettorale con una manipolazione del consenso che costituisce un insulto alla libertà e segretezza del voto e un danno per la democrazia e per la credibilità delle istituzioni.
Italia dei Valori, presente con Leoluca Orlando candidato sindaco e con propria lista alle elezioni comunali, annuncia la costituzione, non appena proceduralmente possibile, come parte civile nei processi penali. Ciò a tutela della libertà del voto e del corretto confronto democratico in una realtà ancora condizionata dal controllo mafioso e clientelare, reso ancora più soffocante dalla presenza nelle istituzioni di complici e di collaboratori interessati