“Di certo non mi faccio intimorire da questi attacchi. Anzi, essere la deputata meno amata dal mondo del PdL è quasi un onore”. L’on. Laura Garavini (PD) reagisce con un sorriso alle polemiche nei suoi confronti sul giornale online filo-PdL “Italia chiama Italia”. Il Direttore Ricky Filosa nel suo articolo di fondo discrive Laura Garavini come una parlamentare che lui non può “nemmeno vedere, nè sentire” perché è “una macchina da guerra rossa: la sua è un´opposizione dura”.
“Ringrazio il Direttore Filosa di queste divertenti allegorie”, commenta Laura Garavini, proseguendo “evidentemente Berlusconi è riuscito a convincere i suoi che tutti coloro che non stanno dalla sua parte sono dei brutti comunisti. La particolare attenzione di cui godo su questo giornale dimostra che non è passato inosservato il mio impegno insieme agli altri deputati PD eletti all’estero. Il nostro è un impegno per gli italiani nel mondo e contro una politica del Governo che va avanti a colpi di bastone verso i connazionali residenti all’estero.”
“Continuerò questo impegno per aiutare i connazionali nelle cose concrete come ho fatto in questi giorni, insieme agli altri deputati del PD, con l’interrogazione sulla doppia cittadinanza per gli italiani all’estero e prima con iniziative sul criptaggio, sull’ICI, sulla scuola, sugli anziani indigenti, sulle politiche femminili, sui servizi consolari, sulla legge sui cognomi e su tanti altri argomenti. Più costruttivo di così… Continuerò anche nel mio impegno per un’Italia più moderna e più giusta. Il compito di noi eletti all’estero è anche questo: portare un’iniezione di modernità all’Italia”.
“Concordo pienamente con il Direttore Filosa nel suo giudizio sulla mia (sulla nostra) opposizione che, come lui dice giustamente, è dura. Per ognuno a cui stanno a cuore gli interessi degli italiani nel mondo non può essere diversamente. Non può essere diversamente di fronte ad una politica di un Governo che, sin dal suo insediamento, prende sistematicamente a pesci in faccia i residenti all’estero. La maggioranza, fra l’altro senza nessuna protesta da parte degli eletti all’estero del PdL, ha tagliato i fondi di due terzi, una batosta senza precedenti, ha escluso i residenti all’estero dall´abolizione dell’ICI e ha sbattuto la porta in faccia agli anziani indigenti che vorrebbero rientrare in Italia. È una politica contro gli italiani nel mondo e questo va detto in aula e fuori dal parlamento”.
“Certamente saremmo molto contenti se anche i deputati ‘esteri’ del PdL si muovessero finalmente di fronte a questa politica del Governo contro gli italiani nel mondo. Finora, anche sul territorio, sono spariti dalla scena. Sarebbero benvenuti se ci volessero dare una mano ad aiutare gli italiani nel mondo mettendo in difficoltà questo governo per la brutale politica dei tagli che sta facendo. In ogni caso è del tutto invano il palese tentativo di dividere noi deputati PD eletti all’estero in cattivi e meno cattivi. Lavoriamo uno accanto all’altro per gli interessi degli italiani nel mondo – e resterà così anche in futuro”.