«Il vertice di domani a Parigi dei leader dei quattro paesi europei del G8, chiamato a dare una risposta comune alla crisi finanziaria mondiale, non può non partire dall’analisi critica del ruolo svolto dalle banche centrali, che – come per la Bce in Europa – hanno lasciato spazio alle scorrerie planetarie sui “derivati OTC”. Si tratta di un mercato valutabile attualmente in oltre 600 mila miliardi di dollari ed è quasi del tutto fuori controllo, anche in Europa», dichiara Riccardo Pedrizzi, componente della Direzione nazionale di An.
«Le banche centrali hanno sottratto in un primo tempo la sovranità monetaria ai governi. In Europa la Bce l’ha sottratta alle banche nazionali. Ora tale sovranità è largamente sfuggita a tutti, a seguito di due poderosi condizionamenti. Il primo viene dal sistema monetario internazionale; il secondo, più recente e ancor più esplicito, viene dalla globalizzazione di una finanza speculativa cresciuta smisuratamente. Il sistema monetario internazionale, dalla dichiarazione d'inconvertibilità del dollaro in oro, non ha più regole concordate e vincolanti.
La crisi di oggi è provocata anche dalla crescita abnorme di finanza speculativa monetaria che ha approfittato della scarsa capacità di difesa delle singole autorità monetarie nazionali. Un recupero, a livello europeo, di sovranità monetaria, esige anzitutto forme di controllo sui flussi di capitali che operino una netta distinzione fra i trasferimenti di capitali a fini d'investimento o in pagamento di merci e servizi ed i flussi monetari a brevissimo termine a fini speculativi».