A MAR DEL PLATA PER LA PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO "NAPOLI TANGO" DI DIEGO MORENO

“La melodia partenopea è una delle responsabili della genesi del tango argentino, dalle sue origini. – ha aggiunto – Come è stato battezzato dal grande maestro Enrique Santos Discepolo, il tango è quel pensiero triste che si balla, e noi aggiungiamo che dentro il tango si respira anche moltissima napoletanità!”

MAR DEL PLATA Provicia di Buenos Aires- Al Teatro Colon di Mar del Plata IL 21 settembre, si è esibito il musicista marplatense, ma residente in Italia da 18 anni, Diego Lemmi Moreno, con il suo originale spettacolo “Napoli Tango”.
Invitato dal Consolato d’Italia di Mar del Plata, in collaborazione con il Comites locale, l’artista ha avuto così la possibilità di fare ritorno nella sua città, questa volta per cantare, presentando il suo nuovo lavoro, “Tango Scugnizzo”, un cd girato tra Napoli e Mar del Plata, in cui Moreno sottolinea lo stretto contatto tra la cultura argentina e la cultura italiana, in particolare modo con quella napoletana.
“Lo spettacolo intitolato “Napoli Tango” è un percorso di andata e ritorno tra Buenos Aires e Napoli”, ha detto il cantante e compositore Moreno, “che chiude la trilogia iniziata con “Tango Moreno” e “Cada dia canta mejor mi don Carlos Gardel” (libro- cd editato in Italia e Spagna).
Diego Moreno, cantante, compositore e chitarrista, ha realizzato questo spettacolo assieme a Claudio Corradini (piano), Juan Manuel Ribas (violino), Sergio Salvatore (percussioni), le coreografie sono state realizzate da Emmanuel Marin e Fernanda Roig.
“L’ultimo cd “Tango Scugnizzo”, come io, siamo un po’ tanguero, “mitad scugnizzo”. – ha affermato Moreno – Perché il Tango è passione, e la passione è Napoli. Carlos Gardel, il più grande esponente del tango, aveva cantato in napoletano, io da tantissimi anni abito a Napoli dove la musica è sempre in movimento. Diego Moreno non può essere più Napoli di questo: il Tango Scugnizzo”.
“La melodia partenopea è una delle responsabili della genesi del tango argentino, dalle sue origini. – ha aggiunto – Come è stato battezzato dal grande maestro Enrique Santos Discepolo, il tango è quel pensiero triste che si balla, e noi aggiungiamo che dentro il tango si respira anche moltissima napoletanità!”.
Il musical è stato messo in scena con arrangiamenti di Corradini, Moreno, Ribas e Savarese e la direzione artistica proprio di Diego Lemmi Moreno.
Nel corso della serata Moreno si è esibito con il suo repertorio di canzoni napoletane e spagnole tra cui: “Si tu nun me vuò bene”, “Monastero ‘e Santa Chiara”, “Soledad”, “Por una cabeza”, “Maruzzella”, “Reginella”, “Tu si na’ cosa grande”, e “Torna ‘a Surriento”.

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