CONTINUA L’IGNOMINIA DI UN ACCORDO DIMENTICATO

Continua la reticenza dei Governi italiani che si sono succeduti negli ultimi dieci anni in merito all’approvazione del nuovo accordo bilaterale di sicurezza sociale italo-canadese. “Con estremo disappunto – si sfoga Gino Bucchino, deputato eletto nella Circoscrizione Estero – prendo nuovamente atto che anche il Governo Berlusconi non ha intenzione di mantenere gli impegni presi con il Governo canadese e le collettività italiane residenti in Canada”.
Bucchino rende noto che ad una sua interrogazione sull’accordo italo-canadese presentata all’inizio della XVI Legislatura, il Ministero degli Affari Esteri ha finalmente risposto ma in maniera evasiva e indefinita.
Il parlamentare aveva interrogato i Ministeri degli Esteri, del Lavoro e dell’Economia, sui motivi per cui l’importante accordo di sicurezza sociale firmato ben dodici anni fa dai due Paesi contraenti e già da tempo ratificato dal Parlamento canadese – un accordo che introduce misure migliorative rispetto a quello attualmente in vigore e i cui costi sono molto limitati – non viene inserito nell’agenda dei lavori del Parlamento italiano (si ricorda che deve essere il Governo a presentare il Disegno di legge per l’approvazione del Parlamento).
La risposta all’On. Bucchino è stata inviata dal Sottosegretario agli Esteri, Enzo Scotti, il quale sebbene si dichiari consapevole che il nuovo accordo riveste grande importanza per la collettività italiana in Canada, afferma che le difficoltà di bilancio non hanno consentito di perfezionare l’iter di ratifica.
Il nuovo accordo di sicurezza sociale italo-canadese prevede – secondo il Sottosegretario – un onere finanziario il cui ammontare è pari rispettivamente ad Euro 530.000 per il primo anno ed Euro 727.000 per il secondo.
Nella precedente legislatura il disegno di legge di ratifica si trovava in fase avanzata di concerto interministeriale.
Il Sottosegretario Scotti ricorda a Bucchino nella sua risposta che all’avvio della corrente legislatura il Ministero degli Affari Esteri è tornato a segnalare la priorità di tale accordo all’attenzione delle altre amministrazioni al fine di poter concludere in tempi rapidi il concerto interministeriale.
L’On. Bucchino sottolinea che la risposta del Ministero rimane interlocutoria quando invece ci sarebbe bisogno di certezze in merito alla volontà politica del Governo ed ai tempi di approvazione dell’accordo.

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