Gasparri: “Via libera è il frutto della compattezza del centrodestra”
Il ddl sul federalismo fiscale messo a punto da governo “non contiene strappi né tentazioni separatiste e non accentuerà il divario economico tra nord e sud”. Lo ha assicurato il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri in cui è stato dato il primo via libera al ddl delega sul federalismo fiscale.
“Nel testo si configura uno sforzo concreto per arrivare a uno sviluppo sostenibile e solidale nell'ambito dell'unitarietà. In questo testo – ha detto Ronchi – non ci sono strappi, né tentazioni ma soltanto la voglia di voltare strutturalmente pagina rispetto al tema della fiscalità e affrontare in modo concordato la questione del federalismo”.
“Sono convinto che questo testo – ha concluso il ministro – sia la condizione essenziale per dare all'Italia un nuovo sviluppo armonico. Suggerisco uno slogan: 'meno sprechi e meno tasse' e sottolineo il concetto di unitarietà dello Stato. Da oggi voltiamo pagina”.
Per il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, il via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge sul federalismo fiscale “è frutto della coesione e della compattezza del centrodestra. Abbiamo lavorato in questi giorni per rispettare le scadenze indicate dal nostro programma elettorale ed ora si avvia una nuova stagione per l'Italia. Si tratta di proposte che saranno al centro di un confronto con regione ed enti locali e che il Parlamento certamente potrà varare entro quest'anno. E' garantito un meccanismo di federalismo solidale e l'imposizione fiscale complessiva al termine di questa riforma sarà più leggera di quella attuale. Si è quindi lavorato bene a conferma dell'efficienza del governo e della maggioranza parlamentare. E' un momento importante nella vita della coalizione e dell'Italia e certamente questa ed altre proposte rafforzeranno ancora di più il consenso vero il nostro schieramento”.
Oggi sul Corriere della Sera lettera del reggente di An Ignazio La Russa: “Sì al Federalismo, ma servono correttivi e risorse per il Sud”.