''Sono a favore dell'integrita' territoriale della Georgia, ma solo nei suoi confini naturali, storici e culturali, e quindi per l'indipendenza dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia, o almeno per il riconoscimento del loro diritto all'autodeterminazione…''
In questi termini Francesco Cossiga conferma quella che e' la sua posizione in merito alla crisi caucasica.
''Che l'Italia e i Paesi europei — aggiunge provocatoriamente il Presidente emerito della Repubblica — siano contro l'indipendenza e l'autodeterminazione dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia, mentre hanno militarmente conquistato il Kosovo, che l'abbiano adesso riconosciuto come Stato indipendente e che questa indipendenza garantiscano con una occupazione militare di cui non si vede la fine, che trova schierata in prima linea il nostro Paese, e che invece difendano a costo di un grave e pericoloso avvitamento della situazione politica e militare del Caucaso, e' cosa incomprensibile e grave''.
La conclusione di Cossiga e' netta: ''Io che non sono mai stato comunista — dice il senatore a vita — oggi sono per la Federazione russa, per spirito di realismo e perche' convinto che l'intesa tra Ue e Russia, cosi' come l'intesa e la collaborazione della Federazione russa con la Nato, e specificatamente con gli Usa, sia una garanzia di ordine in un mondo minacciato da grandi mali, tra cui il terrorismo''.