“Un fatto gravissimo. Il rischio è quello di dividere gli appassionati di calcio non per squadra di appartenenza ma per categorie sociali: chi ha i soldi può vedere le partite, chi non li ha è costretto a rinunciare al calcio in tv e anche alla radio.” Lo dichiara il deputato dell’Udc, responsabile nazionale per lo Sport, Luciano Ciocchetti. “La Rai svolge un servizio pubblico e fa pagare ai propri utenti un canone annuo, per questo non può, né deve, lasciare il calcio nelle soli mani delle tv a pagamento. La Tv di Stato deve fare tutto il possibile per trovare un accordo a salvaguardia della visione in chiaro del calcio, ma anche la Lega Calcio deve fare la sua parte. Le leggi di mercato non devono penalizzare i cittadini-utenti e soprattutto gli interessi delle parti coinvolte non devono togliere a milioni di italiani la gioia di vedere le partite in tv. C’è ancora qualche giorno di tempo – conclude Ciocchetti – speriamo che il buon senso alla fine prevalga sugli aspetti economici. ”