Quando una compagnia aerea è in gravi difficoltà finanziarie, nonostante le cospicue iniezioni di denaro pubblico che a più riprese lo Stato ha concesso, può darsi che questa cerchi e riesca a operare una politica di prezzi al di fuori delle regole stabilite nei mercati internazionali dalle norme sulla concorrenza.
È il sospetto che nasce preso atto di quanto rileva la società di revisione Deloitte, incaricata della certificazione del bilancio 2007 di Alitalia. Per questa compagnia sono in corso in Usa e in Ue- indagini antitrust su cartelli anticoncorrenziali sulle tariffe merci e passeggeri. In Usa è in corso una class action in cui altre compagnie aeree coinvolte (come la Lufthansa) hanno conciliato. In Ue, o scorso 21 dicembre la Commissione ha notificato ad Alitalia e altri vettori comunitari, uno Statement of Objection (Comunicazione degli addebiti) con cui e' stata avviato un procedimento per accertare eventuali infrazioni della concorrenza. Alitalia, lo scorso 21 aprile ha presentato una memoria difensiva. La Commissione, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato e la Guardia di Finanza hanno poi predisposto una ispezione per verificare la costituzione di un cartello sulle tariffe passeggeri tra i Paesi Ue e il Giappone.
Come gia' fatto per la class action in Usa (1), con il sen. Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione ai ministri dell'Economia e Finanze e delle Infrastrutture e Trasporti, per sapere quale sia lo stato dell'arte di quest'altra controversia aperta in sede comunitaria e nazionale, se non si ritenga che il comportamento dei vertici dell'Alitalia, in caso di condanna da parte dell'Autorità competente, sia lesivo dell'immagine e degli interessi della Compagnia e se si configurano gli estremi per una azione di responsabilità nei confronti degli amministratori.
(1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=150
Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=204