Mafia, Chinnici fu un illuminato anticipatore

«Fu un illuminato anticipatore che fece fare all’azione di contrasto alla mafia un considerevole salto in avanti. Capì, infatti, che la lotta a Cosa nostra richiedeva strumenti nuovi rispetto a quelli in uso ai suoi tempi. Comprese pure che la lotta alle organizzazioni criminali richiedeva la formazione di un’adeguata coscienza civile a cominciare dalle giovani generazioni. Intuizioni che Cosa nostra gli fece pagare con la vita». Lo ha detto il senatore del Pd Giuseppe Lumia, ex presidente della Commissione Antimafia, ricordando la figura del Capo Istruttore del Tribunale di Palermo, Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia il 29 luglio del 1983, a Palermo, insieme agli uomini della scorta Salvatore Bartolotta e Mario Trapassi, nonché al portiere dello stabile dove scoppio l’autobomba, Stefano Lisacchi.

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