L’On. Gianni Farina ricorda la tragedia del Lötschberg (Svizzera) di 100 anni fa: “Vigiliamo sulle condizioni di lavoro dei nostri connazionali”
“Oggi, 24 luglio, è una giornata che ci ricorda una delle tante tragedie, che hanno contraddistinto la storia dell’emigrazione italiana in Europa e nel mondo. Cento anni fa, durante i lavori della costruzione del traforo del Lötschberg (Svizzera) morirono 25 operai italiani. In quell’opera, iniziata nel 1906 e terminata nel 1913, persero la vita 116 persone. Alcuni decenni prima, nel corso della costruzione del tunnel del San Gottardo, morirono 307 lavoratori. Negli Stati Uniti, nelle miniere di Monongah nel 1906 e di Dawson nel 1913, morirono rispettivamente 171 e 146 emigrati italiani. E recentemente a Marcinelle (Belgio) nel 1956 altri … connazionali sono rimasti vittime del lavoro.
Ancora oggi purtroppo il lavoro causa nel mondo due milioni di morti. E l’Italia, come lo è stata con l’emigrazione, è il Paese che in Europa detiene il triste primato con 1206 morti nel 2007. Mentre in Europa tra il 1995 e il 2004 si è registrato un calo del numero di morti sul lavoro del 30 per cento, in Italia è stato appena del 25 per cento. Occorre fare di più, molto di più per fermare la tragedia delle morti bianche, o come è stato chiamato anche dalla stampa e dal movimento sindacale, omicidi bianchi. Le ragioni di questa tragedia umana sono da ricercare nelle insufficienti condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro e in quella cultura aziendale dove al capitale umano si antepongono speculazione e sfruttamento.
I rappresentanti delle comunità italiane nel mondo (Parlamentari, Cgie, Comites ed Istituzioni) devono vigilare e monitorare insieme alle organizzazioni sindacali locali e alle associazioni di categoria le condizioni di lavoro dei nostri connazionali in quei settori particolarmente a rischio come continuano ad essere l’edilizia e l’industria. Saluto molto positivamente la commemorazione della tragedia del Lötschberg organizzata dal Comites di Berna per il 7 settembre, perché costituisce un’importante occasione, per affrontare adeguatamente questi temi”.