Dove vanno Italia e Mezzogiorno?

NOTIZIE PREOCCUPANTI

L’Ansa del 18/07/2008 dà due notizie preoccupanti: una riguarda un cittadino ed un’altra riguarda mezza nazione.

Il cittadino imprenditore, che non riesce ad incassare crediti vantati, mette organi all’asta per avere denaro necessario a tenere in vita la sua azienda.

Il Sud non fa sistema, arretra e però, quasi temendo chi ha studiato latino, esporta valide risorse umane, altrove impegnate anche in posti di rilievo!

“La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”

Questo secondo articolo della Costituzione italiana dovrebbe competere a tutti e due i casi citati.

Ma, in pratica, a chi ci si rivolge, ammesso che ci sia norma, persona od ente preposto all’attuazione dell’articolo 2 della Costituzione e quindi all’adempimento dei doveri inderogabili?

Il primo caso, l’imprenditore, evidenzia che chi cade, non trovando conforto e soccorso, finisce in isolamento.

Il secondo caso, il Mezzogiorno, dimostra che la maggioranza di quelli che non se la passano bene, in breve la gente comune, come, senza riguardo, s’usa dire, potrebbero essere le storiche vittime delle politiche di quelli che invece si godono la vita!

Una indagine potrebbe dare conferma o smentita dell’asserto: analizzare le fortune economiche di quelli che hanno avuto successo nel pubblico e nel privato, dai grandi capi agli uscieri, per scoprire come e perché loro abbiano fatto bene e la gente comune sia rimasta al palo.

Dati inconfutabili potrebbero stabilire definitivamente se la politica sia stata al servizio di tutti oppure più di qualcuno si sia servito della politica per scopi personali e, magari, contrari all’interesse generale.

Solo per completezza di informazione e per acclarare definitivamente fatti storici.

Accomunano i due casi l’abbandono e l’isolamento, non tanto da parte dei privati cittadini che hanno anche la libertà di disinteressarsene, ma da parte dello stato, che, avendone obbligo, se non interviene si dimostra inadempiente.

Libertà permette che si parli, si discuta e si scriva pure di diritti umani, ma giustizia esige che siano concessi i diritti umani e che sia rispettato il diritto sancito dalla legge scritta.

Gli amici del popolo del primo periodo repubblicano ed i grandi delle odierne apparizioni televisive sono giudicati dai fatti, ma non ancora dai cittadini, che, tifosi, non riescono ad essere sovrani e giudici dei loro ben pagati idoli!

Si impone comunque la domanda: dove vanno Italia e Mezzogiorno?

www.minichiello.it,

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