di Guido Laudani
Gasparri: “La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani”
In un’intervista a Radio Radicale, Maurizio Gasparri va giù pesante sui magistrati : “La cloaca del Csm correntizzato, partitizzato e parcellizzato è uno scandalo che offende gli italiani”. Parole più da curva di stadio che di un senatore, che è anche capogruppo del Pdl al Senato e che, per quello che ci hanno insegnato a scuola quando si studiava l’ “educazione civica”, dovrebbe essere uno dei saggi del nostro stato.
Nella rozzezza della dichiarazione, passa quasi in secondo piano il fatto che il Presidente della Repubblica sia anche Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, accomunato quindi nel giudizio non proprio benevolo sui membri del Csm. Poi, giusto per non essere frainteso, il senatore Gasparri continua: “Reputo prioritaria una equilibrata riforma della giustizia. La separazione delle carriere è un’esigenza prioritaria per restituire maggiore trasparenza alla giustizia, la depoliticizzazione della magistratura è un’emergenza democratica. La magistratura seria e laboriosa composta dalla maggioranza dei magistrati è la prima vittima di quattro guitti che usano le toghe per un’azione di militanza politica, che occupano militarmente il Csm e che non giovano a un’immagine della magistratura fortemente incrinata come si vede dai sondaggi, una reputazione che la magistratura non merita”. Poco dopo Gasparri, forse rendendosi conto di quando detto, cerca di abbassare i toni e di correggere le proprie dichiarazioni: “Non intendevo denigrare l’istituzione in quanto tale o chi ne ha la guida operativa. L’espressione, che può essere apparsa indubbiamente eccessiva era collegata alle note polemiche con taluni esponenti del Csm che recentemente hanno assunto iniziative che hanno alimentato un acceso dibattito anche in riferimento ai compiti e ai limiti delle diverse istituzioni”. Immediata la replica dell’Associazione Nazionale Magistrati, il cui presidente Luca Palamara bolla come “Invettiva volgare e qualunquista” la pesante dichiarazione del senato del Pdl. Politicamente la risposta a Maurizio Gasparri arriva da Angela Finocchiaro, suo equivalente al Senato, essendo capogruppo del Pd: “Io credo che sia sotto gli occhi di tutti la necessità di una riforma complessiva della giustizia. Ma una riforma contro la magistratura, o peggio ancora, per garantire immunità o tutelare una cerchia ristretta di persone sarebbe dannosa per tutti…E’ assolutamente necessario che la maggioranza abbassi i toni e smetta di attaccare quotidianamente i magistrati”. Anche Federico Palomba, dell’Italia dei Valori e vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera ritiene le espressioni usate da Gasparri irrispettose e “al di là della volgare espressione che si commenta da sè, è evidente che Gasparri non capisce niente di CSM, dato l’assemblamento sconclusionato di cose che mette insieme; la verità è che il suo capo, Silvio Berlusconi, gli ha ordinato di partire a testa bassa e lui l’ha fatto, senza guardare verso dove. Purtroppo, accade spesso all’on. Gasparri di partire al galoppo, ma in tutte le direzioni. Ma lasci parlare il suo capo-dante causa, dal quale almeno si capisce che cosa vuol fare: dopo avere occupato il Parlamento, che é ai suoi ordini, vuole occupare anche il terzo potere dello Stato, la magistratura, per scegliere quali magistrati devono giudicare e quali processi devono essere fatti. Naturalmente gli interessa solo riservare a sè il potere di decidere solo sui processi che contano, e cioè quelli che riguardano lui ed i suoi sodali. Dell’altra giustizia di serie B, che non funzione perchè non gli interessa niente farla funzionare, invece non si occupa, perchè non gli porta vantaggio occuparsene”. Le dichiarazioni di Gasparri hanno anche creato imbarazzo a Silvio Berlusconi, che nella conferenza stampa che è seguita al consiglio dei ministri di Napoli, si è limitato a dire che “il senatore Gasparri ha già fatto una precisazione che credo abbia posto la parola fine al problema”. Sarà così? (www.agoramagazine.it)
