«Un uomo dello Stato di esemplare integrità, un vero servitore delle Istituzioni democratiche. E seppe dire no pur sapendo bene quanto questo gli sarebbe costato. Giorgio Ambrosoli ebbe il coraggio di fare semplicemente il proprio dovere di cittadino e di professionista. Rimane un esempio di senso civico da portare a modello del “recte agendi” del pubblico funzionario». Così il senatore del Pd Giuseppe Lumia, ex presidente della Commissione Antimafia, ricorda la figura di Giorgio Ambrosoli, avvocato e liquidatore della Banca d’Italia ucciso a Milano l’11 luglio del 1979. Il killer era il mafioso William Aricò, che il 21 febbraio del 1984 “cadrà” dal nono piano del Memorial Correctional Center di New York. Condannato come mandante Michele Sindona, che successivamente morirà in carcere.