Emendamento al disegno di legge
Annunci, promesse e pateracchi. Questa sembra essere la linea del Governo in tema di mutui. Prima hanno sbandierato un accordo con l'associazione delle banche e “un risparmio pari a circa 850 euro all'anno” per 1.250.000 famiglie circa.
Il risparmio, pero', come ben evidenziato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) non esiste: c'e' solo una rinegoziazione con momentaneo abbassamento della rata attraverso un ulteriore finanziamento da restituire (con gli interessi) in coda al mutuo (1).
La rinegoziazione non serve ai mutuatari in difficolta' nel pagare le rate. Per costoro il provvedimento giusto sarebbe di concedere la sospensione dell'intero pagamento delle rate per avere il tempo sufficiente a riorganizzare la propria vita e far fronte cosi' agli impegni assunti.
L'assurdo e' che tale provvedimento gia' e' legge dello Stato, ma non e' applicato per colpa del ministero di Tremonti che non emana i provvedimenti attuativi.
Rispondendo alle critiche sull'accordo ABI-Governo sulla rinegoziazione, Tremonti aveva promesso che tali decreti attuativi sarebbero stati emanati rapidamente.
A tutt'oggi, si tratta dell'ennesima promessa da marinaio.
In occasione dell'approvazione della legge di conversione del decreto fiscale al Senato, ho chiesto –con un emendamento presentato insieme al sen. Marco Perduca- che il Governo fissi un termine preciso e ristretto (30 giorni) per approvare i necessari provvedimenti attuati che consentiranno a chi e' in difficolta' a pagare le rate del mutuo, di sospendere il pagamento per un massimo di 18 mesi.
Vedremo se il Parlamento avra' maggiore sensibilita' di quella palesata fino ad oggi dal Governo.
Qui il testo dell'emendamento: http://blog.donatellaporetti.it/?p=153
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