Schirru sul “Decreto-legge 112/08, sviluppo economico, semplificazione, competitività , stabilizzazione della finanza pubblica

“Non comprendo le finalità della disposizione relativa all'esonero per i datori di lavoro che abbiano corrisposto per legge o per contratto collettivo il trattamento economico di malattia dal versamento all'INPS della relativa contribuzione, trattandosi di una prassi attualmente già prevista. Nutro notevoli perplessità sul contenuto dell'articolo 71 relativo alle assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Considerato che il medico di base è un funzionario che ha una responsabilità pubblica, costituisce un ulteriore aggravio per il lavoratore la previsione secondo cui il certificato di malattia deve essere rilasciato da una struttura sanitaria pubblica. Al fine di combattere il fenomeno delle assenze ingiustificate per malattia andrebbe invece intensificato l'utilizzo dello strumento della visita fiscale già prevista nell'ambito del servizio sanitario nazionale.”
“è necessario poi un serio approfondimento sul le disposizioni dello stesso articolo 71 relative ai permessi retribuiti per assistenza a familiare disabile, non condividendo l'articolazione del permesso in ore e non più in giorni che risulta vessatoria nei confronti di soggetti già deboli. Non comprendo le motivazioni che abbiano indotto ad escludere dagli incentivi previsti dalla contrattazione persone che già versano in situazioni di difficoltà dovendo assistere familiari con disabilità gravi. A tale riguardo faccio notare che potrebbe accadere che i dipendenti che usufruiscano dei permessi per assistenza a familiari disabili decidano di recuperare l'assenza in altre ore: non comprendo quindi il motivo dell'esclusione dall'erogazione dei benefici. Tale disposizione, penalizzando i lavoratori con familiari disabili, vanifica i numerosi progressi che sono stati compiuti anche sul piano culturale con riferimento alla disabilità.”
“Circa l'articolo 80 relativo al piano straordinario di verifica delle invalidità civili, sostengo che non produrrà i risultati attesi. Ormai da decenni gli invalidi civili vengono sottoposti a visite periodiche, nell'ambito delle quali si procede alla verifica dell'invalidità civile: basti pensare a tal proposito alle visite nell'ambito del contesto lavorativo, alle visite per le patenti di guida le quali, in alcuni casi, producono anche umiliazioni per la persona affetta da invalidità. Ritengo comunque che, ai fini della verifica delle invalidità civile, sarebbe preferibile procedere dando attuazione a norme già esistenti anziché introdurre altre disposizioni comunque prive di prive di alcuna efficacia innovativa.”

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