Gli italiani fanno da se’ e vanno all’hard discount? Si’, ma essenzialmente evadono il fisco… per necessita’

Aumento dei prezzi e consumi in calo.

Secondo dati Istat pubblicati oggi, gli italiani nel 2007 non hanno consumato di piu' in beni alimentari, si recano prevalentemente al supermercato e sempre di piu' all'hard-discount. Nel contempo spendono in meno per abbigliamento, comunicazioni, tempo libero e cultura. Ma, nonostante la cultura mediatica vada in senso opposto, spendono di piu' per i tabacchi e, proprio perche' non hanno alternative, in spese sanitarie e per l'abitazione.
In diversi, di governo e di opposizione, sono preoccupati e da piu' parti si evidenzia che gli italiani fanno da se' in tante cose molto piu' di prima (cibo, abbigliamento e riparazioni in generale). A nostro avviso le politiche necessarie per invertire questa tendenza, per quanto questo sia possibile al di la' di una crisi mondiale dovuta essenzialmente al prezzo del petrolio, sono quelle di defiscalizzazione e liberalizzazione, soprattutto a livello locale, a partire dai servizi pubblici locali (rifiuti, acqua, energia, etc..).
Ma c'e' un aspetto che viene sottovalutato, probabilmente perche' considerato endemico dell'economia italiana: tutti, ribadiamo tutti, evadono il fisco… per necessita'… dicono questi tutti. E noi aggiungiamo, perche' non dovrebbero farlo, per esempio, quando un artigiano o un qualunque professionista presenta il conto e dice “100 senza fattura, 170 con fattura”? Forse se accettano la fattura quei 70 euro di differenza gli tornano utili per le proprie tasche, o non sono piuttosto un'uscita secca in piu'? Il passo di “fare virtu' da necessita'” e' breve, per cui nessuno si sente indignato verso se stesso se ha “fregato” 170 euro dalla fiscalita' dello Stato.
Il problema si pone nei confronti del legislatore e dei governanti. Che sono a conoscenza di questi meccanismi e nulla fanno per invertirli. A nostro avviso, al di l'a delle disquisizioni sulle auspicate liberalizzazioni che non ci sono e quando ci sono, sono quasi finte, nell'immediato bisogna e si puo' agire sulla fiscalita'. Tutti sono d'accordo che le tasse devono essere pagate da tutti. Ma visto che i metodi coercitivi hanno portato al peggioramento della situazione (in termini di entrate per lo Stato e aumenti dei prezzi per i consumatori finali), conviene passare a metodi diversi, in cui il contribuente si deve sentire amico di chi da' buoni servizi e non complice di chi viene generalmente percepito come un estorsore. Stiamo parlando di una inversione di tendenza non ideologica, ma pratica, foss'anche solo per sperimentarla.

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