Ma veramente vogliamo far credere ai cittadini italiani che la colpa dell’infinita durata dei processi sia degli avvocati???

Pietro Di Tosto

LETTERA DI RISPOSTA A MASSIMO MARTINELLI

(articolo su Il Messaggero del 29.6.2008)

Nell'Italia che vuole fare causa a 4 avvocati ogni 1000 abitanti

Ma veramente vogliamo far credere ai cittadini italiani che la colpa dell'infinita durata dei processi sia degli avvocati???
Mi scusi Martinelli ma l'accostamento con il gommista non è proprio calzante. Il gommista può gettare chiodi a tre punte cinquecento o seicento metri prima della sua azienda e riparare gomme allÂ’infinito.
I gommisti però sono persone per bene e non lo fanno.
Gli avvocati, invece, tutelano il diritto di difesa garantito dall'art. 24 della Costituzione. Tra di essi, nel penale, ci saranno quelli che rappresentano gli imputati vigilando che i giudici applichino correttamente la norma e cercando di tutelare il proprio assistito, qualcuno, forse, anche ottenendo un rinvio per applicare la prescrizione del reato.
Altri colleghi, invece, rappresentano la parte civile e cercano di tutelare i diritti della parte offesa ed in tutti i modi si adoperano per ottenere un giudizio rapido che permetta di ottenere il risarcimento del danno patito.
Allo stesso modo in ambito civile, amministrativo o tributario gli avvocati tentano di tutelare i propri assistiti per vedere riconosciuti i diritti violati ed in applicazione dellÂ’art. 24 della Costituzione.
Si lamentano dei 210.000 avvocati in Italia, si dice siano troppi.
EÂ’ iniziata da tempo una campagna informativa distorta in cui da più parti si riferisce “troppi avvocati = troppe cause = durata eccessiva dei processi.
Si dimentica che gli avvocati per essere chiamati tali devono laurearsi, svolgere una pratica di due anni, sostenere un esame di stato, aprire una partita IVA, crearsi un'attività ed infine sperare di farcela.
Ora, si vuole nascondere i mali della giustizia dando la colpa agli avvocati???
Forse i cittadini non sanno che negli ultimi dieci anni ben 10.000 dipendenti del Ministero di Grazia e Giustizia sono andati in pensione senza che altri siano stati assunti o che ci sono circa 167 sedi di tribunali e, tra esse, alcune hanno un carico di cause enormemente ridotto rispetto a Milano, Torino, Napoli, Palermo, Roma, Bologna, Bari e Venezia, con un personale addetto proporzionalmente maggiore rispetto a quello delle città appena elencate.
Si ripete continuamente che in Francia ci sono 40.000 avvocati, in Inghilterra 111.000 ed in Italia ben 210.000Â…ma nessuno riferisce quale sia il numero di magistrati operanti negli stessi paesi oppure il numero delle cause iscritte a ruolo e quello delle sentenze emesse nei vari ambiti del diritto.
Nessuno, poi, fa sapere che in questi paesi, Francia ed Inghilterra tanto per citarne qualcuno, banche ed assicurazioni si comportano diversamente rispetto alle “corrispettive operanti in Italia, ove abbiamo migliaia di cause contro banche (per anni abbiamo assistito al calcolo degli interessi trimestrali e non annuali) e contro assicurazioni (gli stessi dati sullÂ’indennizzo diretto sono artefatti poiché le offerte risultano generalmente incongrue obbligando il cittadino a promuovere il giudizio per ottenere il giusto risarcimento del danno).
Molti dimenticano che per iniziare un processo un avvocato abbia bisogno di un mandato conferitogli dal proprio assistito e che vi siano delle spese di giudizio da sostenere.
Nessun mezzo di informazione riporta di quegli avvocati che spesso anticipano le spese di giudizio per cittadini privi di possibilità economiche o anziani; che salvano persone innocenti dal carcere, che anticipano le spese per la revisione di processi; che, madri allattano i proprio figli neonati in macchina davanti al tribunale (non vi è nessun tribunale dotato di asilo nido per madri / padri avvocato).
Il numero degli avvocati, oggi, è in aumento anche perché per alcuni non vi è alternativa. Una volta molti laureati venivano assunti nel pubblico impiego o in aziende.
Per anni, poi, alcune facoltà e professioni sono state tutelate dalla morsa del numero chiuso universitario, mentre niente di tutto questo veniva applicato alle facoltà di giurisprudenza.
Quando, poi, gli avvocati hanno aperto la partita IVA “hanno fatto comodo” perché da quel momento non risultavano più nelle liste dei disoccupati; oggi, ai medesimi, si rimprovera di essere in troppi!!!
In un paese democraticamente organizzato, se aumentano il numero delle cause si dovrebbe : aumentare proporzionalmente il numero dei dipendenti del Ministero di Grazia e Giustizia e non diminuirli (come sopra indicato), incrementare il numero dei giudici, razionalizzare le sedi dei tribunali, informatizzare la giustizia, evitare agli avvocati file di tre ore per chiedere la copia di una sentenza o iscrivere una causa a ruolo o di attendere ore per svolgere unÂ’udienza in cui i verbali si scrivono ancora a mano e dove, in assenza di cancellieri, gli avvocati sono costretti a svolgere anche tale funzione.
Quando in Italia gli studenti erano troppi la colpa non era degli insegnanti, ma si sono fatti i doppi turni per poter garantire a tutti il diritto allÂ’istruzione.
Allo stesso modo qualora in Italia, aumentasse il numero degli interventi chirurgici rispetto a quelli eseguiti in Inghilterra o in qualsiasi altro paese europeo, non si potrà accusare di ciò i chirurghi stessi ma si costruiranno nuovi ospedali e nuove sale operatorie.
Ed allora sarà necessario costruire nuovi tribunali, ad esempio a Roma, dove gli avvocati sono costretti a passare da una zona allÂ’altra della città nella stessa mattinata e dove è difficoltoso anche parcheggiare i ciclomotori.
Forniamo, allora, la giustizia di un giusto numero di magistrati e dipendenti, favorendo i tribunali delle grandi città ove il problema giustizia non è dato dal numero degli avvocati bensì dallÂ’insufficienza delle strutture e del numero dei dipendenti.
Vi ricordo che presso il Tribunale di Roma si iscrivono circa 110.000 cause lÂ’anno e presso lÂ’Ufficio del Giudice di Pace circa 120.000, ciò si traduce in un gettito per lo Stato di milioni di euro in iscrizioni a ruolo ed in diritti di cancelleria.
Tuttavia le strutture preposte ad ospitare gli uffici del Tribunale e del Giudice di Pace sono ex caserme e due palazzine di quattro piani destinate alla RAI, ove è facile trovare fascicoli accatastati in terra o negli armadi lungo i corridoi alla mercè di chiunque.
Ironia della sorte l'unico edificio nuovo a Roma è la Corte dÂ’Appello di Roma, ove però i rinvii sono a 4-5 anni
E' anche questa colpa degli avvocati???

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