Ma siamo matti? A me questa lunga diatriba Berlusconi-Magistratura proprio non piace

Fatemi capire perché forse mi sono distratto: ero rimasto che a Napoli il problema principale – oltre all’immondizia per le strade – fosse la camorra che spadroneggia ed ammazza come e quando vuole in una sostanziale impunità. Leggevo ieri, invece, che i problemi in Campania sono ben altri: attraverso una corposa indagine investigativa e l’intercettazione di 9.000 (novemila!) telefonate i Giudici napoletani – come ovviamente “i soliti ignoti” hanno puntualmente trasmesso alla rivista di sinistra L’Espresso, per la relativa pubblicazione – stanno accertando che quel filibustiere di Silvio Berlusconi addirittura raccomandava “veline” per questa o quella trasmissione televisiva in combutta con i vertici Rai. Accusa gravissima, da ergastolo, e tale da giustificare anni di lavoro dei giudici. Anche perché – com’è ben noto a tutti – la classe politica italiana da destra a sinistra ma anche (o soprattutto) al centro da sempre non ha mai raccomandato nessuno, dai bidelli ai concorsi per i portalettere, dai primari ospedalieri alle aziende di stato. Quindi quel Berlusconi, pecora nera del sistema, deve pagare anche per questa viscida, tentata malefatta.

Ma siamo matti? A me questa troppo lunga diatriba Berlusconi-Magistratura proprio non piace, ben altre credo siano le priorità ed i problemi degli italiani che non questo eterno e sfiancante dissidio, ma come si fa a non parteggiare per il Cavaliere quando saltano fuori queste cose? Ma davvero è questa “La giustizia uguale per tutti” dopo centinaia di perquisizioni, processi, indagini, intercettazioni e accuse mirate tutte contro la stessa persona? Berlusconi non è e non sarà un santo (e sta sicuramente antipatico a molti), ma “martire” tra un po’ potrà legittimamente auto-proclamarsi, mentre nessuno sembra prendere in considerazione anche il solo costo economico e umano dei tempi legati a tutte queste inchieste che in gran parte sono finite nel nulla ma togliendo spazio, mezzi, magistrati ed investigatori a ben più importanti e drammatiche indagini, com’è per il caso di questa ultima inchiesta napoletana.

Credo che la legge per sospendere i processi “minori” tecnicamente poteva essere scritta meglio (è c’è ancora il tempo per farlo), soprattutto considerando le giuste osservazioni di chi quotidianamente lavora negli ambienti giudiziari, ma come si fa a non vederne qualche necessità quando a Foggia viene rilasciato per decorrenza dei termini senza processo il presunto responsabile di ben 13 omicidi ? Anche qui ci sono di mezzo le intercettazioni ed i tempi per “sbobinarle” che però, intanto, portano al bel risultato di metter fuori l’imputato.

Anche l’idea di una norma che congeli i processi per le massime cariche dello stato diventa allora giusta, perché per lo meno – senza far cadere nulla in prescrizione e congelando tutti i tempi di inchieste e processi – ridurrebbe i litigi e le polemiche contingenti. Ma se anche buona parte dell’opposizione la considera accettabile, perché il PD a chiedere di applicarla solo dalla prossima legislatura? E’ evidente che oggi serve solo a tutelare Berlusconi che però è stato eletto Premier con il voto popolare e quindi ha il diritto e il dovere di poter governare, non di essere bloccato ogni giorno da un qualsiasi giudice per vicende che se pur fossero confermate – vedi l’inchiesta per le “veline” di Napoli – non cambierebbero di un millimetro il giudizio (positivo o negativo, dipende dalle opinioni) degli italiani sul loro premier di governo. Anche perché a criticarlo ed accusarlo può essere una Magistratura quando è credibile e seria. Io credo in una Magistratura autonoma e forte, obbiettiva e giusta (e so che come sia difficile crearla e difenderla), ma come può esserlo una Magistratura politicizzata in modo esasperato come quella italiana? Quando, finalmente, uscirà un documentato ed obiettivo “libro bianco” sulla “Casta” creata dai alcuni Magistrati che distruggono il prestigio dell’intera categoria? Certo non potrà scriverlo il CSM, un “organo di autogoverno dei Magistrati” che sta perdendo ogni prestigio e confonde il suo ruolo con quello della Corte Costituzionale. Insomma: diamoci tutti una calmata, pensiamo a cose più importanti e soprattutto quindi ai problemi economici e sociali di un paese che non “tira”. Non dedichiamo più metà dei TG solo a queste vicende… E tenete fermo soprattutto Di Pietro, novello fustigatore dei costumi. Ha già annunciato un referendum abrogativo per una norma (la “salva premier”) che neppure è stata ancora presentata alle Camere… ma che ci azzecca il sempre più eccitato Tonino nazionale?

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