L'elezione di Alessandra Mussolini alla presidenza della Commissione bicamerale per l'Infanzia è una lezione per il Partito Democratico
In merito alla vicenda della presidenza della Commissione bicamerale per l'Infanzia, e alla decisione del PD di votare Luisa Capitanio Santolini (UDC), ho manifestato tutto il mio non entusiasmo, sia nel merito che nel metodo della candidatura, avanzata senza dibattito né confronto politico nel gruppo del Pd.
Se questo ci fosse stato, mi sarei battuta per contrapporre al nome di Alessandra Mussolini, proposto dal PDL, una candidatura laica e democratica. Nel merito del mio comportamento, che da un punto di vista numerico sarebbe potuto essere decisivo, dopo essermi brevemente consultata con i miei compagni radicali, ho deciso di 'obbedire' e dunque rispettare quell'indicazione di voto, avendo ottenuto rassicurazioni che su questa come su altre questioni (vedi vicende Rai), si sarebbe avuto un confronto immediato con i vertici del PD.
Visti gli esiti e l'elezione di Alessandra Mussolini per un voto di differenza – 20 a 19 – le mie perplessità si sono ulteriormente rafforzate. Se il PD non cambierà strategia, tanto nel metodo quanto nel merito delle proposte, non riuscirà a far emergere le forti contraddizioni presenti nel Pdl.
