Aborti clandestini. Contro il mercato nero aprire a cliniche private

Quanto avvenuto a Napoli, dove questa mattina sono state arrestate quattro persone, due ginecologi, un anestesista e la segretaria, colpevoli di praticare aborti clandestini in violazione della legge 194, è la dimostrazione di ciò che da sempre sostengo, cioè che solo se un fenomeno è regolamentato vi può essere la libertà di scelta nella legalità; nella clandestinità, invece, ogni illegalità è possibile. Se anche alle cliniche private fosse concesso di praticare gli aborti secondo i termini della legge 194, con regole chiare e controlli mirati al rispetto delle medesime, il mercato nero degli aborti, già crollato in seguito all'approvazione della stessa legge, oggi sarebbe del tutto sconfitto.
Mentre invece sono tante, soprattutto tra le immigrate, le donne ancora costrette a rivolgersi ai privati per abortire, spesso per l'impossibilità di ottenere dal servizio pubblico il trattamento nei tempi opportuni, considerato anche il rischio di incappare nell'obiezione di coscienza dei medici del servizio sanitario nazionale, spesso a causa della mancanza di informazione in materia di aborto e contraccezione e la difficoltà di accesso alla contraccezione d'emergenza.
Se davvero vogliamo stroncare queste sacche di criminalità che basano il proprio mercato sulla violenza sulle donne, occorrono politiche che si muovano in questa direzione.

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