di Roberto De Giorgi
Il Ministro Prestigiacomo chiede all’Europa una deroga sugli impegni di Kioto perchè le imprese italiane non ce la fanno. Mentre il parlamento europeo con la relazione di Caroline Jackson discuterà il 18 giugno la nuova legge sui rifiuti, esplodono i siti dopo che il giornale Repubblica rompe l’omertoso silenzio sui danni degli inceneritori pubblicando i siti delle 435 ricerche scientifiche internazionali che provano un aumento spaventoso di tumori e nascite malformi in prossimità dei termovalorizzatori
La relatrice della nuova direttiva quadro Comunitaria sui Rifiuti, l’ Europarlamentare Carolin Jackson, sta ricevendo denaro dall’industria dei rifiuti: questa la rivelazione della Global Alliance for Incinerator Alternatives (GAIA). GAIA si sta appellando al presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pöttering per respingere il testo proposto dalla Jackson per la Direttiva Rifuti e lancia un’inchiesta sul suo conflitto di interessi con l’industria dei rifiuti. GAIA ha scoperto che nella dichiarazione degli interessi finanziari della Jackson è scritto in modo del tutto chiaro ed esplicito che essa ricopre un posto retribuito presso la società industriale di trattamento dei rifiuti Shank PLC, in qualità di membro della loro commissione consultiva ambientale
E’ anche evidente che essa ha omesso di dichiarare i propri interessi alle riunioni sulla Direttiva Rifiuti, violando con ciò le Regole di Procedura del Parlamento Europeo. Avere un rapporto di tale genere con Shanks, dimostra l’esistenza di una chiara parzialità verso le posizioni dell’industria dei rifiuti all’interno della Direttiva Quadro. Ulteriore evidenza di ciò si può riscontrare nel Rapporto annuale 2007 della Shank Plc, nel sommario esecutivo principale, dove la Jackson I ringraziata per il supporto e la consulenza alla Shanks in relazione alla Direttiva Rifiuti. Il recente voto a favore della riclassificazione da smaltimento a recupero dimostra quale genere di supporto stia fornendo la Jackson alla società.
La nuova legge europea attribuirebbe parecchi regali sostanziosi all’industria dei rifiuti ed è stata perciò criticata senza mezzi termini dai gruppi ambientalisti, anche dal suo collegio elettorale. Intanto in Italia l’infaticabile Montanari mette la ciliegina sulla torta della Via negativa all’inceneritore di Roncigliano, dove Marrazzo & Cerroni vorrebbero costruire l’inceneritore più grande del Lazio I tecnici della Provincia di Roma e della Regione Lazio hanno effettuato un lavoro serio, professionale e coraggioso rispetto alle pressioni e Montanari nelle tre ore di intervento, ha esposto le sue scoperte in tema di nanoparticelle e i devastanti danni che queste possono portare in termini sanitari ed ha confernmato che “l’incenerimento è la tecnica più pericolosa per trattare i rifiuti”.
Questa è l’Italia che si sveglia nuclearista e pensa ad un programma che porterà il nostro paese ad entrare nel club delle centralli atomiche mentre gli altri ( Germania in testa) ne staranno uscendo. Questo accade mentre a Napoli va per strade la sceneggiata dell’esercito che fa veremente Stato di Polizia. Scrive su Liberazione Enzo Jorfida responsabile settore “ordine democratico e garanzie costituzionali” del Prc …”Ricordate i tempi in cui l’on. Berlusconi (allora all’opposizione) gridava allo Stato di polizia perché il Corpo delle Guardie di Finanza (facendo il proprio dovere) sviluppava indagini che portavano alla luce vistose evasioni fiscali e contributive da parte di “lorsignori”? Ora che è al governo, l’on. Berlusconi, insieme al ministro degli Interni e a quello della Difesa, vorrebbe usare i militari (istituzionalmente preposti alla difesa da eventuali aggressioni esterne) per pattugliare, come agenti di pubblica sicurezza, le nostre città! A quando il coprifuoco e la sospensione della Costituzione repubblicana? Anche su questo tema il Pd avrà un atteggiamento, come si dice ora, bipartisan?
Insomma la politica s’interroga, i movimenti si chiudono nelle riunioni e convegni e tutto si scrive nei blog. Intanto mercoledi si iscrivono nuove regole. E stiamo con lo sguardo all’insu, l’europa per noi sta in alto e vorremmo che fosse esempio e non omologazione al peggio. (www.agoramagazine.it)