“La gestione Veltroni è stata contraddistinta da molti sprechi, ma non si può dimenticare, nell'analizzare la situazione del bilancio della città, il problema strutturale romano. O Alemanno coinvolge la città e le forze sociali, imprenditoriali e politiche, oppure non andrà lontano, e le incertezze di oggi si ripresenteranno appena finiti i 500 milioni di euro, con l'aggravante dei problemi di cassa che arriveranno da luglio in poi, quando il gettito di entrate fresche dell'Ici non ci sarà più”. E' quanto dichiara, in una nota, il deputato dell'Unione di Centro, Luciano Ciocchetti. “Roma – afferma l'esponente centrista – ha bisogno di modernizzazione, di un nuovo rapporto tra pubblico e privato, di diventare città metropolitana insieme ai comuni della provincia in una regione Lazio a statuto speciale. Dal punto di vista economico ha bisogno di vedersi riconosciuta definitivamente nel suo ruolo di capitale d'Italia, che non le è riconosciuto fin dal dopoguerra”. “Alemanno – continua il deputato Udc – si erge invece a uomo solo al comando: pensa di risolvere il problema del deficit del Comune di Roma attraverso l'esautoramento dei pochi poteri rimasti al Consiglio Comunale, portando in capo al sindaco tutti i poteri, come fosse un Governatore e non un uomo eletto ai cittadini. Sul piano politico ha scelto la strada della compravendita dei singoli consiglieri, invece di ragionare con le forze politiche”. “Il sindaco Alemanno – conclude Ciocchetti – dimostri lungimiranza: faccia davvero diventare Roma un laboratorio politico. Non si può governare Roma da soli: il rischio è di rinviare il dissesto solo di qualche anno”.