E se non ci fosse stata l’intercettazione…?

di Alfredo Narducci

Sarà che nulla ho da temere da un’eventuale intercettazione, ma il furore sacro contro questo strumento di indagine non riesco a condividerlo.Ritengo che il 99,99.9° % degli Italiani siano veramente indifferenti sull’argomento ( sempre che i mass-media ,o qualche Spectre nostrana, non creino il caso del mostro in prima pagina, cioè di un innocente divenuto colpevole per l’opinione pubblica perché coinvolto ingiustamente in un’intercettazione illegalmente divulgata. A proposito divulgata da chi….?).
Tutto ciò mi sa più discussione da addetti ai lavori ,che di interesse dei comuni cittadini. I quali sono contentissimi quando vengono a conoscenza di trame oscure, di attività illegali, di fatti impensabili da una persona onesta, scoperti e perseguiti dalla magistratura. Anche grazie alle intercettazioni!

In definitiva il povero pensionato, o l’operaio a mille euro al mese vorrei vedere che non fosse soddisfatto nel vedere assicurati alla giustizia dei “potenti” ( fra virgolette), perché contro questa fattispecie di persone vengono usate le intercettazioni e non contro dei ladruncoli da strada o scippatori di borsette alle vecchiette. Potenti che vengono scoperti ad infrangere non solo la legge, ma ad arrecare un vulnus irreparabile alla convivenza civile.

Mafia,schiavismo,pedofilia,violenza contro le donne gli anziani ed i minori,corruzione,collusione,riciclaggio,truffe finanziarie e commerciali,commercio illegali di armi e veleni vari,terrorismo,pirateria (sulle strade e sui mari purtroppo sta risorgendo), rapine, malasanità, reati ambientali ecc ecc ecc. L’uomo della strada crede che ogni mezzo di indagine che sia sottoposto al controllo della magistratura, possa essere utile per combattere il dilagare del crimine. Ciò a chi delinque non piace. Ma cosa importa?

Cosa importa a chi è stato operato al polmone senza che ve ne fosse necessità ,e viene a saperlo dopo che le intercettazioni hanno scoperto questa ipotesi (terribile ed orribile) di reato? Sarà vero?

Ma allora non centomila utenze controllate (sembra che la maggiore parte sia nelle zone ad alta intensità criminale), ma ben vengano tutte quelle che siano necessarie. Costano?

E’ giusto che lo Stato lesini risorse in questo campo ,quando la magistratura le ritenga necessarie alle investigazioni ?

A meno che non si abbia fiducia nell’ordinamento giudiziario. Ma siamo o no in uno stato di diritto? Crediamo proprio di sì. Piuttosto si faccia quello che nessun governo ha mai fatto fino in fondo: dotare di mezzi gli uffici giudiziari,con sistemi informatici e personale qualificato. Le buone leggi non bastano, perché non solo bisogna saperle ma anche poterle applicare.

Comunque l’eccesso o l’uso improprio delle intercettazioni sembra che sia più materia di sanzione disciplinare dagli uffici a ciò preposti, che di intervento dell’organo legislativo. Certo le camere sono sovrane nelle loro deliberazioni. Si tenga comunque conto del buon senso comune, che vuole che si combatti comunque la troppa criminalità ,fra cui la più pericolosa,è quella che non si palesa. (www.agoramagazine.it)

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